Promuovere su larga scala una serie di azioni finalizzate a migliorare l’alfabetizzazione finanziaria femminile. Ad annunciarne l’esigenze, promettendo l’avvio di un progetto su scala nazionale, è stato, il 5 giugno, il ministro per le Pari opportunità Josefa Idem: le donne italiane, ha detto l’ex campionessa olimpionica di canottaggio, hanno generalmente una “bassa conoscenza in materia finanziaria che impatta negativamente sulle loro scelte di risparmio e di investimento nel medio e nel lungo periodo.
La Idem si è anche soffermata sulla scarsa propensione alla auto imprenditorialità del sesso femminile. L’intenzione è quindi quella di promuovere “azioni per l’innalzamento delle conoscenze finanziarie delle donne attraverso programmi di alfabetizzazione finanziaria, da realizzare in raccordo con gli altri soggetti già coinvolti a livello nazionale in analoghi progetti, ad esempio nelle scuole, calibrati sulla base degli specifici bisogni legati alla fascia di età di appartenenza e alle situazioni personali e professionali delle donne coinvolte”.
Ancora una volta gli istituti scolastici diventano un punto di riferimento, anche per il minore aggravio di spese che comportano, per avviare dei corsi rivolti a cittadini che esulano dalla canonica popolazione studentesca. Ora c’è da capire se il progetto del Ministro andrà in porto. Si attendono, a tal proposito, adeguati finanziamenti.