Su Il Sole 24 Ore in riferimento all’ identikit dei diplomati periti industriali si scrive così: “ Quasi esclusivamente maschi (90%, contro una media rilevata per il complesso dei diplomati del 47%), provenienti più frequentemente da famiglie della classe media impiegatizia (38%, contro il 31%, rispettivamente) o operaia (32 contro 26,5%) che, più spesso degli altri, hanno compiuto esperienze di lavoro durante gli studi (10,5% contro una media del 5%) e che hanno concluso gli studi superiori con un voto di diploma sensibilmente più basso (72,8 su 100), non solo rispetto ai diplomati dei percorsi liceali classici e scientifici, ma anche alla media complessiva (75,8 su 100). Tra i diplomati periti industriali il 26,5% ha concluso o ha in corso uno stage post-diploma (26% tra i diplomati tecnici e 28% a livello complessivo) “. Si ricorda che i 9 indirizzi nel settore tecnologico (quasi tutti con articolazioni nel triennio) sono:
1.Meccanica, Meccatronica ed Energia
articolazioni: • Meccanica e meccatronica • Energia
2.Trasporti e Logistica
articolazioni: • Costruzione del mezzo • Conduzione del mezzo • Logistica
3.Elettronica ed Elettrotecnica
articolazioni: • Elettronica • Elettrotecnica • Automazione
4.Informatica e Telecomunicazioni
articolazioni: • Informatica • Telecomunicazioni
5.Grafica e Comunicazione
6.Chimica, Materiali e Biotecnologie
articolazioni: • Chimica e materiali • Biotecnologie ambientali • Biotecnologie sanitarie
7.Sistema Moda
articolazioni: • Tessile, abbigliamento e moda • Calzature e moda
8.Agraria, Agroalimentare e Agroindustria
articolazioni: • Produzioni e trasformazioni • Gestione dell’ambiente e del territorio • Viticoltura ed enologia
9.Costruzioni, Ambiente e Territorio (indirizzo generale)
articolazione: • Geotecnico