Discuteranno di “identità fluide transnazionali” quest’anno i numerosi invitati internazionali, al V Convegno Internazionale di Studi Mediterranei, in programma il prossimo 18 e 19 febbraio presso la prestigiosa sede Beit al Hikma de “l’Académie des belles lettres” di Cartagine.
L’evento, organizzato dal Dipartimento di italianistica della Facoltà di Lettere dell’Università de la Manouba (Tunisi), dalla Cattedra Sicilia Vincenzo Consolo per il dialogo di culture e civiltà, l’Aislli (Associazione Internazionale Studi di Lingua e Letteratura italiana)-Presidenza Africa, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi e l’Académie des belles lettres di Cartagine, ha come scopo principale il dialogo tra le due rive del Mediterraneo.
Si focalizzerà sullo studio delle “identità fluide transnazionali”, intese come l’Identità, il mediterraneo, il nazionalismo, il confine, la radice, la dimora, l’origine, il mare, la fluidità.
Spiegano gli ideatori del Convegno, Alfonso Campisi, professore ordinario di filologia italiana e romanza presso l’università de la Manouba, presidente della Cattedra Sicilia V. Consolo, e dell’Aissli-Africa, e Meriem Dhouib, professore associato di letteratura italiana del rinascimento presso la stessa Università: “Numerosi studi infatti, si soffermano sul concetto di identità fluide transnazionali e il loro impatto sulla rinascita dei movimenti nazionalisti ed estremisti. Estremamente pericoloso è l’uso che dell’identità può fare la politica – proseguono i due professori -, per esempio nel caso del nazionalismo spinto all’eccesso, che lega sentimenti di appartenenza a lealismi verso un determinato apparato statale, non di rado conculcando minoranze e spingendo a manifestazioni di xenofobia e a conflitti con paesi confinanti. Un importante contributo alla comprensione delle dinamiche di costruzione dell’identità sociale e degli specifici processi psico-sociali con cui questa determina i rapporti di intergruppi, i processi di nazionalismo, razzismo e xenofobia”.
Il convegno, si legge su Ansa, si concluderà con la presentazione del trailer del film “Siciliani d’Africa. Tunisia Terra promessa” di Marcello Bivona e Alfonso Campisi sulle vicende dell’emigrazione in Tunisia dei siciliani ad inizio secolo scorso e del libro di Marcello Bivona “L’ultima generazione”.
In questa occasione inoltre l’artista Girolamo Palmizi farà dono alla Tunisia e all’Università de la Manouba della sua opera in acciaio intitolata “Didone”, cercando in tal modo di ricreare un collegamento, un “ponte” tra Tiro e Cartagine.
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