Tutto è cominciato nel 2020 tra mascherine, misure di prevenzione e paure.
Tanti dubbi, attese e ancora attese, così dopo due infiniti anni finalmente in migliaia ci siamo sottoposti alle difficili prove del concorso 2020, anche se correva già l’anno 2022.I fortunati se la sono cavati con scritto (cavillosamente sostenuto su materia) e orale, altri invece hanno sostenuto anche lunghe ed estenuanti prove pratiche al fine di selezionare al meglio la classe docente.Pochi posti al bando e poche certezze ma in tanti abbiamo giocato il tutto e per tutto per guadagnarci infine l’agognata abilitazione. Tutto sommato, anche se ancora precari eravamo più che meritevoli di insegnare perché ritenuti idonei. Quale gioia, qual pregevole riconoscimento!
Dopo proteste e mobilitazioni siamo riusciti ad ottenere che le nostre graduatorie di merito diventassero a esaurimento. Urla di giubilo, vittoria! Potevamo così tranquillizzare i nostri animi, ampiamente già stressati, in attesa che arrivasse il nostro momento perché con decreto ci era stato garantito un diritto!
E così è stato nel 2023/2024. Chi di noi era nelle prime posizioni in graduatoria, ed è stato fortunato che si fossero liberati posti, è stato infatti assunto secondo le promesse.
Poi è arrivato il concorso PNRR che ci ha destabilizzati: perché bandire nuovi concorsi se ci sono ancora liste di docenti già idonei? Che si siano mai sbagliati?
Molti dei posti vacanti sono stati messi a bando e riservati per i concorsi promossi nel 2023, ce ne siamo fatti una ragione e nell’attesa paziente di aspettare il nostro turno, ci siamo nuovamente messi giù di buona lena provando a concorrere su altre classi di concorso o su quella dove già risultavamo idonei nel frattempo.
Tanto siamo abituati a sgobbare e ancora carichi dal concorso superato da non molto.
Nonostante la buona volontà moltissimi di noi ancora sono in attesa che vengano espletate le varie prove e c’è addirittura chi sta aspettando che venga nominata la commissione del concorso 2023… Sempre molto pazientemente attendiamo le nomine, siamo temprati nell’arte pazienza.
Sono stati caldi i giorni di agosto passati ad aggiornare le pagine usr in cerca del contingente, ma dopo aver verificato che molti posti sono ancora vacanti nonostante il concorso PNRR 2023 e che non ci sono altre graduatorie oltre la nostra da cui attingere… Ci brillano gli occhi, siamo pronti! È il nostro turno finalmente, quasi certamente ce l’abbiamo fatta!!!
Il giubilo però dura poco e all’uscita del contingente di posti per le assunzioni leggiamo amaramente sulle tabelle che… Siamo spariti! Tutti? Come tutti? Si tutti! Nessun idoneo 2020 verrà assunto?
I posti andranno riservati per il nuovo concorso pnrr 2024. Ma come? Non c’è nemmeno il bando ancora!
Ricopriremo per un anno il posto che potevamo ottenere per il ruolo ma ancora una volta da precari, senza sapere se il prossimo sarà o meno un anno più fortunato e se ci riconosceranno il diritto di merito che ci spetta.
La nostra cara pazienza è finita e vogliamo urlarlo davanti alle sedi di tutti gli usr il 30 Agosto, in modo pacifico ma con fermezza perché nessuno di dimentichi che in Italia esistono docenti idonei all’insegnamento e che si meritino di poter finalmente avere certezze e stabilità.
Ne gioveremmo tutti, noi insegnanti, le scuole che ci vedono continuamente turnare ma soprattutto quei ragazzi con cui ogni anno vediamo creato un rapporto che inevitabilmente si spezza tra amarezza e sconforto.
Giulia Gioacchini
Movimento Nazionale #IdoneiconMerito2020
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