“La legge Aprea è incostituzionale e va respinta nel merito e nel metodo. L’IdV considera un errore l’approvazione di questa legge senza una discussione ampia in Parlamento, ma solo all’interno della Commissione Cultura. Su tutto questo c’è un inquietante silenzio mentre ci si avvia verso l’aziendalizzazione e la regionalizzazione dell’istituzione scolastica”.
“L’IdV ha presentato in Commissione Cultura la pregiudiziale di costituzionalità, perché la Legge Aprea viola in modo palese gli articoli 3, 33, 34 e 117 della Costituzione. L’autonomia scolastica infatti non è determinata dall’articolo 117 della Costituzione, come erroneamente viene riportato all’art. 1 della Legge in discussione. La legge Aprea prevede l’autonomia statutaria delle scuole cosa che determinerà la balcanizzazione dell’offerta formativa facendo venire meno il principio costituzionale di omogeneità sul territorio nazionale. Ogni scuola”, prosegue Zazzera, “si farà i programmi e gli statuti che vuole, a proprio piacimento e senza alcun controllo. In questo modo si mette in discussione la libertà di scelta dell’insegnamento e il diritto allo studio sanciti dagli articoli 33 e 34 della Costituzione. Ma soprattutto il modello di scuola che la Legge Aprea propone viola l’art. 3 della Carta Costituzionale perché cancella il ruolo centrale che la scuola svolge nella rimozione degli ostacoli alle diseguaglianze. Con questa scuola le diseguaglianze saranno amplificate. Ci saranno scuole per ricchi sempre meglio e più finanziate, e scuole povere per ceti sociali più deboli con una qualità dell’offerta formativa scadente”.
“Mi rivolgo pertanto in modo particolare al PD perché ripensi alla posizione assunta di sostegno ad una pessima legge che distrugge la scuola statale nel nostro paese. Purtroppo in Commissione Cultura la pregiudiziale di costituzionalità è stata votata solo dall’IDV, che da subito in modo netto e chiaro si è opposta alla legge Aprea. Ci auguriamo che il percorso previsto per i prossimi giorni sia aperto e non blindato, e che si possa profondamente modificare il testo. Noi dell’IdV auspichiamo che si colga l’opportunità per avviare una forte discussione nel paese sulla difesa della scuola statale come centro delle politiche nazionali. Ci sono delle emergenze che vanno affrontate! Bisogna restituire le risorse tagliate e stabilizzare il personale precario, altrimenti non ci potrà essere alcuna riforma della scuola”.
La Commissione ha, comunque, respinto la pregiudiziale.
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