Il partito dell’Italia dei Valori, all’interno di una sua proposta di legge sull’ autogoverno del sistema di istruzione e l’organizzazione delle istituzioni scolastiche, propone l’istituzione di un organico funzionale, allo scopo di superare la distinzione tra organico di diritto e organico di fatto.
L’istituzione di questo auspicato organico funzionale andrebbe a contrastare in modo definitivo il continuo aumento dei numeri riguardanti il personale docente in esubero, sempre più difficilmente ricollocabile in altre istituzioni scolastiche.
Questa proposta rappresenta un sogno antico, che sembrava destinato ad avverarsi prima che cominciasse la stagione della razionalizzazione delle risorse. L’organico funzionale consentirebbe a ogni istituzione scolastica di disporre di risorse aggiuntive, con le quali fronteggiare diverse necessità organizzative (supplenze, progetti, flessibilità didattica, ecc.), secondo l’autonomia decisionale di ogni istituto. In pratica la proposta, condivisa da diversi esperti del settore, è quella di creare una dotazione organica aggiuntiva, in altre parole un contingente di insegnanti con contratto a tempo indeterminato, che si renderebbe disponibile all’interno delle singole istituzioni scolastiche, sia per la copertura dei posti in organico di fatto, sia per svolgere tutte quelle mansioni aggiuntive alla didattica ordinaria.
In questo modo si avrebbe personale idoneo per svolgere tutta una serie di attività complementari, creando i migliori presupposti per un piano razionale, necessario per contrastare l’allarmante fenomeno della dispersione scolastica. Forse è giunto il momento di cambiare pagina, per superare le poco giustificate decisioni di un recente passato sciagurato, che ha messo in ginocchio un sistema scolastico, già molto affaticato da ataviche rigidità strutturali, con una serie di tagli a risorse, ritenute dai più, strategiche e fondamentali.
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