Il presidio, con la manifestazione, dei precari davanti al Miur era volta a denunciare la situazione di estrema gravità nella quale versano centinaia di migliaia di precari nel settore dell’istruzione pubblica primaria e secondaria, della ricerca e dell’università e dell’AFAM che di fatto rappresentano un terzo della forza-lavoro nel settore della conoscenza.
Queste le proposte dei precari: sbloccare il turn over legato alle sciagurate politiche sui pensionamenti; avviare un piano di stabilizzazione in vista degli ulteriori tagli legati all’entrata a regime della riforma.
Sul Tirocinio Formativo Attivo (TFA), inoltre, è stato denunciato l’esosità delle tasse richieste dalle università, sia per l’iscrizione alla preselezione, che per la frequenza effettiva dei percorsi abilitanti. E’ stato ancora sottolineato un piano di rifinanziamento della scuola con l’istituzione di un fondo cospicuo per la formazione degli insegnanti insieme all’estensione a tutti i precari delle misure di assistenza sociale garantite per gli altri lavoratori.
Il bonus da 1.500 euro per genitori che vogliono iscrivere i figli alle scuole paritarie,…
Circa 2 milioni di ragazzi italiani di età compresa tra i 10 e i 20…
Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “Educazione in Evoluzione” tenuta da Matteo Borri dal titolo: “Ma (a che) serve…
Vendicarsi con i docenti, considerati troppo severi, fotografando la targa della loro auto per poi…
Da qualche anno, soprattutto dopo la pandemia da Covid, assistiamo ad una crescita di casi…
La Corte Costituzionale ha bocciato ben sette punti nevralgici della legge sull’autonomia differenziata tra cui…