Attualità

Ieri la XXIII Giornata della Memoria per le vittime di mafia

Ieri 21 marzo più di 100.000 studenti hanno inondato le piazze di tutta Italia, inaugurando la primavera, nel ricordo di tutte le vittime di mafia.

Gli studenti

Hanno dichiarato i coordinatori della Rete della Conoscenza e dell’Unione degli Studenti: “Vogliamo l’istruzione gratuita e un reddito di formazione per combattere esclusione sociale e dispersione scolastica per sottrarre terreno fertile alla criminalità organizzata, e abbattere le diseguaglianze per immaginare un nuovo modello di società fondato sulla giustizia sociale. Oggi abbiamo portato in piazza anche la rivendicazione centrale di un Codice etico sull’alternanza scuola-lavoro, che scriveremo con Libera e con tante altre realtà sociali, per liberare le scuole e la società dalla mafia, da chi sfrutta i lavoratori e devasta i nostri territori”.

A Palermo le voci dei testimoni e quelle dei familiari delle vittime hanno ricostruito la memoria antimafia negli anni delle stragi.

Davanti a centinaia di studenti, che hanno partecipato al cinema Lux a una delle iniziative promosse da Libera per la Giornata della memoria in collaborazione con l’assessorato comunale alla Pubblica Istruzione, è stato ricostruito l’itinerario umano e professionale di magistrati e investigatori a partire dal documentario dell’Ansa “L’eredità di Falcone e Borsellino”.

Ricordo delle vittime di mafia

L’eco di quelle storie è stata riportata anche dai ricordi di due familiari delle vittime: Massimo Caponnetto, figlio di Antonino considerato il padre nobile del pool antimafia, e Rosalba Cassarà, sorella del vice questore Ninni ucciso da Cosa nostra nel 1985.

Altre testimonianze sono venute da Carmelo Pollichino e Calogero Ganci (referente di Libera Palermo) e dal sindaco Leoluca Orlando il quale ha sottolineato il valore storico delle esperienze antimafia e i cambiamenti di Palermo: “Quella che un tempo veniva identificata come la capitale della mafia oggi è capitale italiana della cultura”.

“Oggi abbiamo promosso grazie a Libera un’importante occasione per ricordarci come, accanto al valore della memoria, sia necessario un costante impegno per rinnovare la promozione della cultura in grado di ostacolare e di opporsi a quella mafiosa. E la scuola, su questo fronte, ha un ruolo decisivo” ha commentato l’assessora alla Pubblica Istruzione Giovanna Marano

 

Pasquale Almirante

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