Ifts: Mezzogiorno, Miur stanzia 36 milioni di euro
Il ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca ha stanziato oltre 36 milioni di euro da destinare alla formazione post-diploma nel Mezzogiorno attraverso l’attivazione di una serie di progetti pilota di Istruzione e formazione tecnica superiore (Ifts). Il Piano di intervento del Miur, che ha carattere sperimentale, prevede l’organizzazione di centri formativi territoriali costituiti da più organi: una sorta di partenariato che oltre agli istituti secondari superiori comprende centri di formazione professionale, università, imprese di settore ed anche centri impegnati nella ricerca scientifica e tecnologica. La costituzione e la responsabilità dei partenariati e dei progetti sarà affidata agli istituti secondari, i quali potranno anche avvalersi di collaborazioni anche a livello multiregionale, nazionale o comunitario: la scelta degli organismi che costituiranno l’ente formativo sarà lasciata alle scuole organizzatrici, le quali però dovranno prevedere la partecipazione di un distretto tecnologico o di un organismo appartenente al sistema della ricerca scientifica e tecnologica. I corsi, di durata triennale, saranno indirizzati a sviluppare competenze in settori strategici di ricerca applicata, indirizzata all’innovazione di prodotto, processo e organizzazione dell’impresa, dove attraverso un monitoraggio locale è stato dimostrato che nei prossimi anni vi saranno esigenze di occupazione.
L’ingente stanziamento non deve sorprendere, soprattutto se si considera che all’interno della riforma del secondo ciclo, l’Istruzione e formazione tecnica superiore viene posta come sbocco “naturale” per tutti gli studenti, in particolare provenienti dalla formazione professionale, che intendano specializzarsi dopo l’acquisizione del diploma di maturità senza passare per il circuito universitario. L’obiettivo dei progetti Ifts per il Mezzogiorno sarà quello di produrre una serie di figure professionali riconducibili ai settori dell’agro-industria, dell’ambiente, dei beni culturali e dei trasporti. Particolarmente ampio il ventaglio di attività in cui i giovani neo-diplomati avranno la possibilità di specializzarsi: si va dall’e-business allo sviluppo di tecnologie per la realizzazione di nuovi materiali; dai processi innovativi per la biosicurezza degli alimenti fino alle nuove tecnologie per la tutela dell’ambiente e del territorio, alle tecnologie innovative per la conservazione, al recupero ed il restauro dei beni culturali e alle nuove tecniche di gestione intelligente di trasporto collettivo.
Tutti gli Istituti di istruzione secondaria superiore operanti nel Centro-Sud potranno proporre la propria candidatura: saranno considerate prioritarie le candidature proposte da scuole che abbiano avuto esperienza nel campo dell’Ifts e nella partecipazione a progetti in ambito europeo, con particolare riferimento al Programma Leonardo da Vinci. La commissione del Miur valuterà inoltre con attenzione la congruità delle competenze degli istituti coinvolti con i contenuti del progetto. Le Regioni che beneficeranno di maggiori risorse per l’attivazione dei progetti saranno la Sicilia (8,4 milioni di euro) e la Campania (8,3 milioni di euro); a seguire la Puglia, il Calabria, la Sardegna, la Basilicata, l’Abruzzo e il Molise. Una parte del budget stanziato da viale Trastevere (quasi 2 milioni di euro) verrà destinato all’inserimento nel lavoro dei giovani che concluderanno positivamente i percorsi formativi, e ad una serie di iniziative per la pubblicizzazione il monitoraggio e la valutazione dell’intero Piano. Tra le attività inserenti ai progetti è prevista anche la realizzazione di azioni di aggiornamento rivolte ai docenti di discipline scientifiche, tecnologiche e tecnico-professionali.
Gli istituti secondari superiori interessati devono presentare la loro candidatura, tramite posta elettronica e raccomandata, entro il 28 febbraio 2006: ogni scuola superiore potrà presentare una sola candidatura con il ruolo di capofila e al massimo tre domande in qualità di istituto inserito all’interno di partenariati, anche in Regioni diverse ed in differenti settori. Le graduatorie regionali delle candidature, valutate da esperti del mondo della ricerca e della formazione, saranno stilate entro la fine di marzo 2006. Diversi i criteri che concorreranno all’assegnazione degli incarichi: qualità, composizione e pertinenza del partenariato, in relazione alla coerenza tra competenze ed esperienze scientifiche e manageriali dei soggetti proponenti con i settori di attività prescelti; grado di coinvolgimento dei distretti tecnologici e/o di un organismo appartenente al sistema della ricerca scientifica e tecnologica; realizzazione di percorsi formativi dell’istruzione e formazione tecnica superiore, aventi per oggetto figure professionali riconducibili ai settori di intervento; partecipazione a reti multiregionali, nazionali ed eventualmente Comunitarie, ma anche a progetti formativi e/o di ricerca in ambito europeo.
Gli istituti interessati dovranno inviare la documentazione per posta elettronica all’indirizzo email:
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Dipartimento per l’istruzione – Direzione generale per l’istruzione post-secondaria e per i rapporti con i sistemi formativi delle Regioni e degli Enti locali – via Ippolito Nievo, 35 – 00153 Roma.