Attualità

Igiene e bagni da incubo: genitori preoccupati per i figli a scuola

Inizia l’anno scolastico, l’ormai famoso “back to school”. Un appuntamento che fa rima con emozione, ma anche con preoccupazione…quella dei genitori, per l’igiene e la salute dei propri figli.

Secondo la ricerca “Hygiene and Health Report 2018-2019” condotta da Essity, azienda leader mondiale nei settori dell’igiene e della salute, l’Italia è uno dei Paesi in cui le preoccupazioni legate alle condizioni igieniche nelle scuole, e nei posti di lavoro, sono più forti.

Il 52% del campione intervistato, infatti, ha affermato di essere “spesso” (40%) – o addirittura, “sempre” (12% del campione) – preoccupato che i propri figli possano ammalarsi, a causa di ambienti igienicamente non idonei.

I bagni preoccupano i genitori

A rendere i genitori tanto attenti al rientro a scuola dei figli sono, principalmente, le condizioni delle toilette degli istituti: il 51% del campione italiano, composto da genitori di figli in età scolare, ha infatti affermato che i figli tendono a usare i bagni scolastici solo se strettamente necessario. Di questi, l’11% ha raccontato che i figli non li usano addirittura mai.

Anche nel resto d’Europa i bambini e i ragazzi sono restii a utilizzare i bagni scolastici: il problema sussiste anche in Francia e Germania dove il 20% dei genitori intervistati ha affermato che i propri figli preferiscono non usare le toilette dei loro istituti.

Ma quali sono i motivi che impediscono a bambini e ragazzi di utilizzare con tranquillità e serenità i bagni scolastici? Ancora una volta, sono i genitori a rispondere.

Il disordine e le condizioni igieniche non ottimali sono i motivi principali: il 52% di coloro che hanno risposto alle domande, infatti, ha affermato che è proprio la mancanza di ordine e la poca pulizia a dissuadere i figli dall’usare le toilette.

A scoraggiare i bambini e i ragazzi, inoltre, è la frequente mancanza di prodotti necessari quali sapone e/o carta igienica, come ha sottolineato il 47% dei genitori intervistati con figli in età scolare.

Redazione

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