III fascia, il gruppo RIPASSIAMO chiede di essere abilitato subito tramite Pas

Il gruppo RIPASSIAMO (GRUPPO PER LA RICHIESTA DI UN NUOVO CICLO PAS), nasce su Facebook il 18 Settembre 2014. In poche ore il gruppo raggiunge il traguardo di oltre 300 membri, continuando costantemente a crescere grazie all’apertura a tutto il personale docente precario e raggiungendo oggi il numero di 2540 membri.
Tutti i componenti del gruppo sono inseriti nelle Graduatorie d’Istituto di III fascia e, a vario titolo, hanno prestato servizio presso le istituzioni scolastiche italiane, ma che non è riuscito ad accedere ai corsi PAS del 2013 per pochi mesi o, in alcuni casi, pochi giorni. Il gruppo a gran voce chiede l’attivazione di un percorso abilitante speciale, riservato a coloro che abbiano maturato 540 giorni complessivi, o 180 x 3 come da decreto dello scorso Pas di cui almeno un anno sulla Classe di Concorso di cui si chiede l’abilitazione. Il gruppo è stato supportato sin dall’inizio, solo ed esclusivamente, dal Senatore della Lega Nord Mario Pittoni, il quale ha recentemente depositato in Parlamento una mozione sul rischio docenti esodati chiedendo per gli insegnanti di III fascia un nuovo percorso abilitante speciale (PAS), in quanto tale percorso, a differenza del TFA, non prevede numero chiuso e comprende tutte le classi di concorso (anche gli ITP), non trattandosi di una sanatoria, bensì di un atto che, stando alla Direttiva europea 36/2005, spetterebbe di diritto a coloro che hanno maturato 3 anni di servizio in 10 anni (180×3). Sin dallo scorso anno gli amministratori del gruppo, Elisabetta Zanchi Pino Di Fiore, hanno contattato esponenti del movimento cinque stelle, in particolare Silvia Chimienti.
Sin dall’inizio non si è trovato un riscontro positivo e non si sono ottenute risposte se non un continuo rimandare a data da destinarsi della posizione in merito alla terza fascia. In questi giorni leggiamo un comunicato Facebook della Chimienti: “I percorsi abilitanti, TFA e PAS, gestiti dalle università, costosissimi e che non garantiscono in alcun modo di lavorare stabilmente nella scuola hanno dimostrato la loro desolante inutilità. Sono truffe ai danni dei docenti. Il sistema di formazione e reclutamento va cambiato: laurea, concorso ad accesso programmato, tirocinio di un anno e prova finale che dà diritto al ruolo. Lo abbiamo scritto in una proposta di legge oltre due anni fa. La nostra posizione non è mai cambiata. Senza dover regalare 4mila euro alle università e senza perdere un anno tra esami e lezioni, noi crediamo sia giusto garantire l’accesso ai futuri concorsi anche ai non abilitati riservando una quota considerevole di posti a chi ha maturato i 36 mesi di servizio. E ovviamente esonerandoli totalmente dal tirocinio triennale. I concorsi dovranno avere cadenza annuale e dovranno svolgersi con modalità profondamente diverse da quelle attuali.Per chi chiede di potersi abilitare per essere assunto nelle scuole paritarie, si potrebbe ipotizzare un percorso a costo zero organizzato dalle scuole stesse. Un percorso utile solo per lavorare nelle paritarie, non certo per accedere al sistema scolastico statale. Chi oggi chiede a gran voce il PAS, dovrebbe al contrario chiedere alla politica di non essere truffato come è avvenuto per i colleghi abilitati con il PAS e con il TFA negli anni scorsi. Che senso ha poi bandire un nuovo TFA ora che deve essere emanato un decreto che riscrive il sistema di formazione e reclutamento? E’ di nuovo arrivato il momento di foraggiare le università con i soldi dei docenti perché lo Stato non investe più nulla sul sistema universitario?”
Noi come gruppo riteniamo che i docenti con servizio debbano essere abilitati e che la richiesta di concorsi annuali sia solo un’utopia irraggiungibile e chi ci crede è soltanto un illuso. Davvero lo Stato italiano possiede tutte le risorse economiche per organizzare concorsi annuali? Davvero non siamo soddisfatti dello scempio a cui stiamo assistendo in questi giorni in merito al concorsone 2016? Non ci bastano le ingiustizie e le bocciature di questo concorso? In Italia i concorsi non sono fattibili e l’organizzazione è pessima.
Pertanto, il gruppo chiede l’abilitazione immediata tramite Pas. Visto che ci si preoccupa tanto per i costi si può aggirare il problema organizzando il Pas in base al reddito di ogni singola persona. I politici, compreso il movimento cinque stelle, devono pensare a una fase di transizione per i docenti con servizio prima dell’entrata in vigore del nuovo sistema di reclutamento il quale non è adatto a chi ha anni di servizio alle spalle, avendo svolto ampiamente il tirocinio.
Non si può pensare a concorsi futuri, ma è necessario abilitare i docenti e pensare alla riapertura delle GaE, o di una graduatoria di seconda fascia, per assumere il personale per scorrimento aspettando il classico turn over. Del resto chi vince un concorso non entra di ruolo il giorno dopo, ma deve aspettare di essere assunto. Basta concorsi perché la gente è stanca di essere presa in giro.  

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