Home Generale Il 14 aprile 1980 moriva Gianni Rodari

Il 14 aprile 1980 moriva Gianni Rodari

CONDIVIDI

Di Salvatore Distefano

Ricorre quest’anno il centenario della nascita di Gianni Rodari, Omegna (Verbania) 23 ottobre 1920, e il quarantesimo della sua morte, Roma 14 aprile 1980.

Gianni Rodari è stato un maestro elementare, un clandestino, un giovane partigiano, un giornalista, autore – irriverente – di libri per ragazzi, maestro di fantasia, scrittore di fiabe, e tanto altro. Una volta i ragazzi di una scuola gli chiesero di autopresentarsi per lettera. Ed egli fece di sé questo ritratto:<<Sono nato a Omegna, sul lago d’Orta in provincia di Novara, nel 1920. Ho cominciato, per caso, a scrivere per i bambini tra il 1948 e il 1950, sul quotidiano su cui lavoravo, perché si voleva fare una pagina per le famiglie, la domenica, e a me vennero in testa delle storielline divertenti. Ora scrivo per i bambini perché mi sono appassionato a questo lavoro; perché mi vengono in testa sempre nuove storie; perché spero di riuscire a far ridere qualcuno e anche aiutarlo a capire il mondo; perché me lo chiedono. Quando scrivo le mie storie? Dopo averle pensate e fantasticate tanto tempo, con pazienza, anche dopo anni…>>.

I personaggi, le favole e i rancconti

I suoi libri di favole e di racconti sono delicati, intelligenti, pieni delle cose belle e intriganti dell’Italia quotidiana del secondo dopoguerra. Al centro delle storie ci sono lavoratori tranquilli, bambini distratti, mentitori ambiziosi, bambine di cristallo o con poco equilibrio, capi che si sciolgono al sole, coccodrilli sapienti, postini che sollevano navi e anfiteatri, uomini che si trasformano in pesci. Questi personaggi prendono il posto degli animali, dei boschi, dei castelli e delle casette di marzapane. Per il Nostro, la chiave magica per penetrare il mondo della fantasia e dell’immaginazione è l’interrogativo che bisogna sempre porsi <<Che cosa succederebbe se>>. Rodari non ebbe timore di affermare il suo anticonformismo nel quadro di un’Italia segnata da forti passioni politiche e civili e riuscì con la sua scrittura ad andare oltre la letteratura per ragazzi incentrata fino a quel momento su Cuore e sulla retorica carducciana.

Gianni Rodari è il sesto autore italiano più tradotto nel mondo e si trova in buona compagnia con “mostri sacri” come Dante, Calvino, Eco e Moravia. Non per caso, nel 1970 gli fu conferito il premio Andersen, che è considerato il Nobel per la letteratura per ragazzi, unico italiano a ricevere l’ambito riconoscimento.

La sua produzione letteraria è ricchissima e spesso ha ispirato anche il cinema, e tra tutti i suoi scritti ci permettiamo di suggerire la splendida Grammatica della fantasia.