Categorie: Riforme

Il 17 novembre la “Giornata dello Studente”

Si comincia con il 1939 dove in risposta alle proteste portate avanti dagli studenti Cechi contro l’occupazione tedesca i soldati nazisti uccisero Jan Opletal. La processione per il funerale, tenuta il 15 novembre, portò migliaia di studenti a manifestare e usare l’occasione per un’altra manifestazione anti nazista. Nella brutale rappresaglia che seguì, furono chiuse tutte le Università. Le truppe naziste presero d’assalto l’Università di Praga e più di 1200 studenti furono imprigionati o inviati nei campi di concentramento. Nove tra studenti e professori vennero giustiziati senza alcun processo due giorni dopo, era il 17 novembre 1939.
Questi eventi furono commemorati il 17 novembre 1941 dagli studenti nel Regno Unito in quella che sarebbe diventata in Europa la Giornata dello Studente. Trentaquattro anni dopo, nel 1973 ci fu la rivolta degli studenti greci. La Giornata dello Studente del 1973 è nota come la rivolta del Politecnico di Atene. Dopo essersi barricati e aver costruito un sistema radio con le attrezzature che gli studenti avevano trovato nei laboratori, cominciarono a trasmettere via radio messaggi a favore della democrazia e contro il regime nell’intera città di Atene.
La protesta degli studenti contro la giunta militare raggiunse il suo culmine il 17 novembre con una violenta repressione e carri armati che ruppero i cancelli del politecnico.
La Giornata dello Studente è oggi una delle festività ufficiali della Grecia. Infine nella Repubblica Ceca e nella Slovacchia gli eventi del 17 novembre 1989 restano impressi nella memoria di tutti coloro i quali all’epoca erano studenti. In questa giornata una manifestazione pacifica a Praga fu respinta dalla polizia in assetto antisommossa.
Questo evento provocò una serie di manifestazioni popolari che diedero inizio alla Rivoluzione di Velluto e quindi il crollo e l’abbattimento del regime comunista. La prossima settimana, il 17 novembre 2012 in Italia ci sarà una’altra grande manifestazione degli studenti, dove cercheranno di ribadire tutto il dissenso che sta crescendo in modo esponenziale nel mondo dell’istruzione. Le ultime politiche, ritenute dai più, contrarie allo sviluppo innovativo della scuola pubblica potrebbero avere le ore contate.

Aldo Domenico Ficara

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