Il 20 settembre del 1870, 150 anni fa, l’esercito italiano entrava a Roma attraverso la breccia di Porta Pia, sancendo così l’annessione della città al Regno d’Italia. Un episodio che segna profondamente la storia d’Italia e della chiesa.
Un episodio che bisogna raccontare ai ragazzi, non solo per riaffermare la laicità dello Stato e le guerre per l’Indipendenza d’Italia, ma anche per sottolineare l’ideale Unitario, mentre ancora in molte città tante strade sono dedicate a quell’evento, ma di cui pochi ne intuiscono il significato.
E ieri il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo e il sindaco, Virginia Raggi, accompagnati dal rappresentante della Regione Lazio, dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli e dal capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale Salvatore Farina, hanno deposto una corona d’alloro in memoria dei caduti presso la lapide commemorativa della battaglia del 1870, lungo le mura aureliane.
Un picchetto armato di Bersaglieri, corpo dell’Esercito protagonista della presa di Roma, ha reso gli onori alle Autorità indossando l’uniforme storica in dotazione alle truppe dell’epoca.
A commemorazione della ricorrenza sono stati emessi quattro francobolli italiani, raccolti in un apposito foglietto.
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