Nel giugno del 1966, Enrico, detto il Faina, ritornò a Barbiana portando la notizia di essere stato bocciato al termine del primo anno di scuola superiore dopo aver raggiunto la licenza media insieme ad altri alunni della scuola di Barbiana.
Da quella bocciatura, come è noto, prese lo spunto quel capolavoro di scrittura collettiva che divenne poi la Lettera a una professoressa. Fu un motivo occasionale, certamente, che sfociò in quel notissimo capolavoro collettivo.
Per mantenere vivo il messaggio della Scuola di Barbiana, annualmente il Comune di Vicchio, unitamente ad altri enti rappresentanti i territori in cui don Lorenzo Milani operò, organizza una marcia per il rilancio della scuola di tutti ed di ciascuno, per garantire i diritti di cittadinanza sociale di tutte le ragazze e i ragazzi e per un futuro democratico e civile della nostra scuola pubblica.
Non si tratta, ovviamente, di una proposta di pura memoria, ma di un rilancio di un messaggio di speranza, di impegno culturale e civile.
In preparazione del quarantesimo anniversario della pubblicazione del famoso libro e della morte di don Milani avvenute nel giugno del 1967, per l’occasione è stato bandito un apposito concorso tra tutti gli alunni delle scuole italiane.
Per ulteriori informazioni sulla marcia e sul concorso, che sui temi connessi a “Lettera a una professoressa” è aperto anche alla partecipazione (elaborati da consegnare o spedire entro il 15 aprile 2006) di singoli cittadini, associazioni e gruppi: Comune di Vicchio (FI) Assessorato alla Cultura, P.I., Servizi Sociali e Casa.