Mercoledì 23 settembre alle 16,30 davanti al sede del Ministero dell’Istruzione fiaccolata di protesta contro la legge 107/2015.
In concomitanza con le iniziative in molte città italiane, nell’ambito della notte bianca della scuola pubblica, promossa dall’assemblea nazionale di Bologna del 6 settembre, Assemblea delle scuole di Roma, Autoconvocati scuola, Comitato per il sostegno alla Legge di iniziativa popolare Per la Buona scuola per la Repubblica, Coordinamento precari scuola, Illumin’Italia, Unicobas, USI e liberi cittadini parteciperanno al presidio, concomitante con l’incontro che le OOSS avranno con il ministro Giannini sull’applicazione della legge 107.
Sono previste cartoline itineranti della scuola statale: un set fotografico, seguito dalla lettura corale degli articoli della Costituzione, per ribadire il prosieguo della lotta e della resistenza alla 107 per la sua marcata incostituzionalità. Il presidio sarà collegato con quello al Senato, contro l’attacco contro la Costituzione.
I punti contestati, fanno sapere i gruppi coinvolti nella fiaccolata, sono:
– la scuola statale di qualità che sia ambiente di apprendimento e non di competizione: contro il “comitato di valutazione” e i presidi-manager;
– l’assunzione a tempo indeterminato di tutti i precari, contro il demansionamento e la precarizzazione dei docenti, in difesa delle graduatorie: no al piano-ricatto/truffa del Governo Renzi;
– il ripristino dell’orario scolastico e i relativi posti di lavoro prima dei tagli della Gelmini;
– la difesa e il rinnovo del contratto collettivo nazionale della scuola e per l’aumento del salario ai livelli europei;
– la contrarietà delle deleghe in bianco al Governo;
– la contrarietà all’avviamento precoce al lavoro gratuito previsto nell’alternanza scuola-lavoro;
– la contrarietà alla privatizzazione della scuola dell’infanzia statale e comunale e dei nidi;
– la contrarietà ai privilegi alle scuole paritarie e per il “senza oneri per lo Stato”;
– per la democrazia e la laicità della scuola, contro la delegittimazione degli organi collegiali;
– la contrarietà all’entrata dei privati nella scuola e la formazione di scuole di serie A, B, C….
– per una manifestazione nazionale della scuola e uno sciopero generale unitario contro le politiche di tagli economici e di aggressione ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici e alla democrazia del Governo Renzi e di quelli precedenti;
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