Categorie: Attualità

Il 3 aprile torna “Domenica al museo”

Il 3 aprile torna ‘Domenica al Museo’, l’iniziativa del Comune di Milano e del Mibact che prevede l’apertura gratuita di tutti i musei ogni prima domenica del mese.

In occasione dell’evento, sarà quindi possibile visitare gratuitamente, oltre alla Pinacoteca di Brera, anche i Musei del Castello Sforzesco, Museo del Risorgimento, Palazzo Morando, Galleria d’Arte Moderna, Museo Archeologico, Museo di Storia Naturale, Acquario, Museo del Novecento e Museo della Pietà Rondanini, Casa Museo Boschi Di Stefano e Studio Museo Francesco Messina. A partire da questa domenica, e per le prossime fino a  giugno, aderisce all’iniziativa anche Armani/Silos.

La domenica dell’arte si arricchisce di un altro evento speciale. A Palazzo Reale, dalle ore 16 alle ore 18, la mostra “Umberto Boccioni. Genio e memoria” sarà teatro di una performance unica: attori e danzatori della Civica scuola di Teatro Paolo Grassi di Fondazione Milano introdurranno il pubblico all’atmosfera futurista e lo accompagneranno lungo il percorso di visita, creando un intenso dialogo tra opere e azioni performative.

Sarà Boccioni stesso, interpretato dai due attori, Ivano La Rosa (che impersona il Boccioni divisionista) e Daniele Cavone Felicioni (che impersona quello futurista), ad accompagnare il pubblico nel percorso della mostra, interpretando a tutto tondo l’artista attraverso brevi monologhi, brani tratti dalle lettere e dai diari di Boccioni,  dichiarazioni dal ‘Manifesto dei pittori Futuristi’.
Ad accompagnare la vita di Boccioni ci sarà anche Filippo Tommaso Marinetti (interpretato da Luca D’Addino), che 
accompagnerà il pubblico fino alla fine della mostra tra invettive contro tutti i passatisti ed elogi al genio di Boccioni: una vera e propria ‘serata futurista’ con la regia di Eleonora Moro.

Per ricreare il contesto sociale e politico del tempo di Boccioni, nel chiostro di Palazzo Reale i danzatori del Corso Teatrodanza della Civica scuola di Teatro Paolo Grassi, metteranno in scena azioni performative (tratte da ‘Uccidiamo il Chiaro di Luna’ di Silvana Barbarini e curate da Davide Montagna) e il ‘Bombardamento di Adrianopoli’, coro futurista diretto dal maestro Emanuele De Checchi.

Redazione

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