Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in occasione della Giornata Internazionale delle persone con Disabilità, istituita nel 1981 dall’ONU, propone ai docenti di sostegno di fare “sviluppare un elaborato nel quale l’alunno con disabilità racconti come ha vissuto il lockdown, che cosa gli è mancato e che cosa ha imparato da questa esperienza. L’elaborato (un logo per la Giornata; un disegno; un tema; una canzone) può essere svolto da tutta la classe o da alcuni elementi, a seconda del grado scolastico di riferimento, per non far sentir solo lo studente e dare ai compagni la possibilità di cogliere e comprendere le difficoltà legate alla disabilità”, in sintonia con quanto dice Papa Francesco: “La mancanza di salute e la disabilità non sono mai una buona ragione per escludere o, peggio, per eliminare una persona”.
Nel comunicato, il Coordinamento ricorda pure che il 3 dicembre, in occasione dell’Anno Internazionale delle Persone Disabili, intende promuovere una più ampia sensibilizzazione sui questi temi, onde sostenere la loro piena inclusione in ogni ambito della vita e ridurre ogni forma di discriminazione o violenza.
Dal luglio del 1993, il 3 dicembre è diventato anche Giornata Europea delle Persone con Disabilità, come voluto dalla Commissione Europea, in accordo con le Nazioni Unite, mentre l’Agenda 2030 sottolinea l’importanza di rimuovere gli ostacoli architettonici, culturali e sociali, potenziando il servizio sanitario nazionale e le strutture sociali per una reale fruizione dei servizi da parte di tutte le persone.
Ragion per cui, precisa ancora il Coordinamento, i ragazzi BES (ovvero ragazzi con bisogni educativi speciali) ed in particolare gli studenti con disabilità, dallo scorso marzo ad oggi, hanno visto aumentare le proprie difficoltà, il proprio disagio e i propri limiti, mentre la didattica a distanza è stata per la maggior parte degli studenti con disabilità drammatica poiché ha accentuato tutte le difficoltà di questi ragazzi, soprattutto la distanza con i propri insegnati di sostegno che in ogni caso hanno cercato nel migliore dei modi di supportare i ragazzi durante questo periodo, sia in orario scolastico che extra scolastico, sforzandosi di supplire le molteplici difficoltà che via via si presentavano durante quest’anno caratterizzato da vari lockdown.
Da qui anche, si legge nel comunicato, la proposta dell’attività didattica, insieme all’attuazione immediata del disegno di legge n. 877 del 5 luglio 2018 inerente alla riduzione del numero degli studenti per classe, per eliminare gli effetti della legge 133/2008, che comportò in alcuni casi l’insorgere di classi ipertrofiche (piano programmatico Tremonti-Gelmini e il DPR 81/2009 sui nuovi parametri per la formazione delle classi nelle scuole di ogni ordine e grado).
In realtà anche per la corretta fruizione delle attività didattiche di studenti normodotati o eventuali casi BES si dovrebbe scongiurare il fenomeno delle classi – pollaio.