Sono 568mila le persone in condizioni di povertà assoluta in Lombardia, con un tasso di crescita del 9%, rispetto a una media nazionale in calo del 7%. A dirlo l’associazione Banco Alimentare della Lombardia, che assiste quasi 248mila persone nella regione: “Probabilmente il fatto che nella nostra regione si concentra il flusso di migranti e questa è un’altra grande emergenza che ci siamo trovati ad affrontare. Sono numerose le famiglie con più di 2 figli che soffrono di più della crisi. Noi aiutiamo il 40% delle persone che l’Istat dichiara in povertà assoluta e 1 su 4 è a Milano”.
In Italia oltre il 23% della povertà assoluta riguarda le famiglie numerose, composte da soli stranieri, che sono 5 milioni di cui 3,5 migranti.
I minori assistiti dal Banco Alimentare in Lombardia sono quasi 76mila cioè il 31% del totale, ma non sono gli unici nuovi poveri, come i genitori separati.
“L’aiuto non va più solo ad alcune categorie sociali come senza fissa dimora e clochard, oggi sono le famiglie normali: una famiglia dove due persone lavorano con più di due figli se uno perde il lavoro è gia border line. Un dato significativo è comunque la risposta della rete solidale della nostra regione: abbiamo distribuito 76mila pasti al giorno”.
Sono 28 milioni di pasti distribuiti ogni anno grazie alle 14mila tonnellate di alimenti recuperati e raccolti attraverso una rete di 1289 strutture caritative: stimando 7 euro a pasto Altis, l’Alta scuola impresa e società dell’Università Cattolica, ha calcolato un equivalente di 200 milioni di euro ogni anno. Il maggiore incremento si registra nella distribuzione dei pacchi alimentari, attualmente 2.053 ogni anno a 170 famiglie.