Il 4 novembre è il giorno dell’unità nazionale e delle forze armate, data in cui si ricorda l’Armistizio di Villa Giusti – entrato in vigore il 4 novembre 1918 – che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste, e portare a compimento il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale.
Questo giorno, che al momento non è considerato festivo, potrebbe diventarlo. E’ stato infatti incardinato nella Commissione Affari costituzionali del Senato, presieduta da Alberto Balboni (FdI), il disegno di legge per ripristinare la festività nazionale del 4 novembre, secondo quanto riporta Adnkronos.
Il senatore Paolo Tosato (Lega), vicepresidente della Commissione e relatore del provvedimento, ha spiegato: “A inizio legislatura il presidente Balboni ha chiesto di indicare alcuni provvedimenti ritenuti prioritari e il gruppo di Forza Italia ha chiesto venisse incardinata la proposta, d’iniziativa del senatore Gasparri, per reintrodurre la festività del 4 novembre. Altri gruppi avevano presentato proposte simili, ma più sintetiche, e dunque la discussione avverrà sulla base di questi testi”.
Non è ancora chiaro come verrà celebrata questa giornata, come ha aggiunto lo stesso Tosato: “Non è ancora iniziata la discussione generale. Come relatore ho fatto presente che, innanzitutto, va chiarito se si intende reintrodurre a tutti gli effetti la festività come giornata in cui vengono sospese anche le attività scolastiche o lavorative oppure se si intende dare maggiore risalto a quella giornata con attività nelle scuole o manifestazioni pubbliche”.
“Io ho fatto presente che, essendoci la festività già riconosciuta dell’1 novembre, il rischio è quello di una concentrazione di festività in quel periodo che potrebbe limitare le attività economiche e scolastiche. Il dibattito non è ancora iniziato, si discuterà quale soluzione trovare: se dedicare maggiore attenzione a quella data o farla diventare, a tutti gli effetti, una festività”, ha concluso.
“Appare – si sottolinea nel documento – recuperato appieno lo spirito e il significato profondo della festa: custodire, nell’interesse del bene comune, il valore dell’unità nazionale e la memoria di quanti, sacrificando la vita, hanno contribuito a portare a compimento, con la vittoria nella prima guerra mondiale, il progetto concepito nel Risorgimento”. Il provvedimento punta quindi a “restituire piena dignità a uno dei simboli più amati e condivisi dell’identità nazionale”.
I docenti, soprattutto coloro che insegnano nella scuola secondaria di secondo grado, sono frustrati perché…
Si è svolto lo scorso 20 novembre al Ministero dell'Istruzione e del Merito l’incontro di…
In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Ministro dell’Istruzione…
Continuano in modo frenetico gli incontri tra organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL 2019/2021 e i…
L'insegnante di sostegno che è stata aggredita da una schiera di trenta genitori inferociti è…
“Nella Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, il mio pensiero commosso va alle vittime…