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Il 40% degli studenti sui banchi si sente annoiato, agitato, infelice. Colpa anche dei docenti

I problemi della scuola italiana sono sulle spalle anche dai suoi studenti. A rivelarlo è stata l’indagine nazionale sulla ‘Condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza’ condotta da Telefono Azzurro ed Eurispes, presentata il 7 dicembre Roma. Dalla rilevazione nazionale è emerso, infatti, che solo il 10,5% degli studenti non cambierebbe nulla, lasciando l’istruzione “così com’è”. Quasi un terzo dei giovani intervistati (29,3%) ha invece dichiarato di sentirsi annoiato per la maggior parte del tempo trascorso a scuola; un altro 7,1% ha detto di prova agitazione e il 2,6% addirittura infelicità. I sentimenti negativi raccolgono quindi nel complesso quasi il 40% delle indicazioni. Un dato che desta preoccupazione. E che non può essere compensato da un quarto del campione che si è detto interessato (25,8%), da un quinto che si è detto sereno (20,4%) e dal 5% che si diverte tra le mura scolastiche.
La realtà è che oggi la gran parte degli studenti vorrebbero essere più partecipi della vita scolastica: l’84,7% chiede una scuola più aperta alle proposte e alle iniziative dei ragazzi e il 66% auspica un coinvolgimento degli studenti stessi nel fare lezione su alcune materie.
La valutazione complessivamente negativa, data dagli studenti, non risparmia nemmeno la classe docente: dovendo immaginare una scuola ideale, il 59,1% dei ragazzi vorrebbe infatti insegnanti più preparati e più aggiornati.
Eurispes e Telefono Azzurro non si sono limitate però a studiare i motivi di disagio degli studenti, ma hanno anche cercato di comprenderne le aspirazioni. Ebbene, secondo i giovani interpellati la scuola dovrebbe in primo luogo prepararli al mondo del lavoro (32,5%), farli maturare (27,8%) e accrescere la loro cultura (26,6%). I ragazzi vorrebbero, inoltre, più spazio per fare sport (16,1%), attività pratiche (15,6%), studio dell’informatica e delle nuove tecnologie (13%) e lingue straniere (12,5%). Allo stesso tempo vorrebbero anche sentirsi piu’ partecipi della vita scolastica e avere più opportunità di indicare su quali temi desiderano soffermarsi (11,1%). Il 7,8% vorrebbe studiare più spesso la musica, il 4,7% ha chiesto una maggiore attività di prevenzione su temi sempre “caldi”, come bullismo e droghe. Il 4,4% che fosse inserita nei programmi anche l’eduzione sessuale e il 3,6% vorrebbe meno nozionismo.
Alessandro Giuliani

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