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Il 40% delle università italiane tra le prime 1000 al mondo

Il 40% degli atenei italiani si colloca nei primi mille a livello globale e dunque fa meglio di Francia, Cina e Stati Uniti che ne posizionano meno del 10%.

Questi dati sono usciti dagli incontri che si sono svolti all’Università Luiss Guido Carli per presentare la seconda edizione della ricerca “L’Italia e la sua reputazione : l’università”, con l’obiettivo di analizzare la situazione del nostro sistema universitario nel confronto internazionale e suggerire policy efficaci per incrementare la qualità e l’attrattività a livello globale, anche alla luce del contesto mutato per il Covid-19.

E da un approccio sistemico all’analisi dei ranking Qs e The, “tra i principali per prestigio e per risonanza, il sistema universitario italiano si conferma a qualità diffusa sul territorio, senza università tra le prime 100, ma con oltre il 40% degli atenei nei primi mille a livello globale, meglio di Francia, Cina e Stati Uniti che ne posizionano meno del 10%”.

La “crisi” ha inoltre rappresentato l’opportunità per testare sul campo la didattica a distanza, che in futuro potrà aiutare ad arricchire, anziché sostituire, quella in presenza, in modo strategico, tecnologicamente più sofisticato e inclusivo. 

E dalla ricerca è emerso che di fronte all’emergenza Covid-19 il nostro sistema accademico si è mostrato resiliente e flessibile, in grado di reagire e di incrementare addirittura le immatricolazioni, anche grazie all’efficacia delle policy messe in campo a livello istituzionale. 

La “crisi” ha inoltre rappresentato l’opportunità per testare sul campo la didattica a distanza, che in futuro potrà aiutare ad arricchire, anziché sostituire, quella in presenza, in modo strategico, tecnologicamente più sofisticato e inclusivo.

Redazione

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