Una minoranza, il 39%, degli italiani sarebbe favorevole alla didattica in presenza, in opposizione al Governo che, dopo le vacanze di Natale, ha voluto a tutti i costi che i ragazzi rientrassero a scuola per seguire le lezioni.
Più dell’istruzione poté la paura dei contagi, pare di capire, e come rivela un sondaggio Swg pubblicato il 18 gennaio e diramato dall’Ansa.
Al contrario, il 46% degli italiani sarebbe favorevole, viste le incertezze pandemiche e gli allarmi lanciati anche dagli esperti, alla didattica a distanza per le scuole superiori e molti di questi anche per le scuole degli altri gradi. Dunque una larga maggioranza.
Anche i genitori con figli alle materne, primaria e secondaria di primo grado sarebbero sostanzialmente in linea con le opinioni generali, nonostante buona parte di loro ritenga che la Dad comporti delle difficoltà negli apprendimenti e nella vita di relazione.
In particolare, specifica il sondaggio, per 1 genitore su 4, il disagio dovuto alla chiusura delle scuole in presenza sarebbe notevole, non tanto per problematiche legate alla disponibilità di strumenti tecnologici, ma soprattutto a causa dello scarso rendimento scolastico dei ragazzi quando seguono le lezioni da casa.
Un’ulteriore criticità della scuola in questo periodo, rivela il sondaggio, sarebbe la carenza di personale, dovuta sia ai contagi sia alle defezioni conseguenti al requisito del Green pass rafforzato.
Tuttavia, nonostante queste difficoltà, una larga maggioranza degli italiani considera tale requisito opportuno per la tutela della salute di tutti.
Sembra ancora che i genitori tendenzialmente promuovano la performance delle scuole nella gestione degli aspetti legati alla pandemia, anche se il giudizio su materne, primarie e secondarie di primo grado si mostri sensibilmente più basso rispetto a quello riferito alle scuole superiori.
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