Un canale quasi istituzionalizzato, quello delle ‘segnalazioni’, dovuto, ricorda ancora l’Istat, “alla scarsità dei canali di informazione e soprattutto dalle inefficienze del sistema pubblico di intermediazione”.
Che la collocazione tramite parentele sia diventato un canale quasi ufficiale lo ammette il governo stesso. “Anche se sommassimo ciò che viene intermediato da strutture pubbliche, agenzie, privati, scuole e università arriveremmo comunque ad un numero significativamente più basso rispetto a quello che si otterrebbe con relazione bilaterali, al di fuori della strumentazione istituzionale”, la segnalazione di parenti e amici, appunto, spiegava ancora la scorsa settimana Poletti. Ciò nonostante, osservava, i centri pubblici per l’impiego “difendono il loro ruolo, sicuramente più moderno ora rispetto ad un passato non troppo lontano quando venivano considerati “l’anagrafe della disoccupazione”.
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