Il Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei Diritti umani ricorda che il 7 Aprile è la “Giornata mondiale della salute”. Istituita nel 1950 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Agenzia dell’ONU specializzata nella difesa e tutela della salute, ha scelto la data della fondazione dell’OMS stessa, avvenuta il 7 Aprile 1948. Quest’anno il tema è la lotta al diabete.
Nel comunicato del coordinamento si legge: “bisogna educare i giovani a riconoscere i cibi sani e nutrienti e le tecniche di produzione utilizzate dalle aziende alimentari, in modo da contrastare l’insorgere delle malattie connesse alla cattiva nutrizione. L’attenzione nei confronti della corretta alimentazione deve essere acquisita fin da piccoli; mangiare bene è fondamentale non solo perché si preserva l’equilibrio psico-fisico, ma anche perché si limitano sprechi e si contiene l’inquinamento globale. Alcuni cibi che arrivano nelle nostre case sono spesso l’esito finale di una lunga trafila di trasformazioni e trasferimenti dal centro di produzione fino alla catena di distribuzione, il cui esito non è sempre positivo per il benessere dell’individuo. In diverse zone del mondo, certi alimenti sono realizzati da alcune multinazionali mediante lo sfruttamento degli operai, spesso minorenni, ignorando la normativa per la salvaguardia dell’ambiente e utilizzando additivi nocivi per i consumatori. Variare l’alimentazione, prediligere i prodotti locali, essere informati sulla preparazione – composizione di quello che acquistiamo, leggendo con attenzione le etichette, sembrano consigli scontati, ma devono essere introiettati già dall’infanzia per scongiurare anche i costi sulla Sanità connessi alle malattie indotte dalle cattive abitudini o dall’ignoranza. Anche la nostra Costituzione indirettamente e l’art. 25 della Dichiarazione Universale dei diritti umani, espressamente, riconoscono ad ogni individuo il diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute ed il benessere proprio e della sua famiglia ‘con particolare riguardo all’alimentazione, al vestiario, all’abitazione…’. L’orto e la campagna ‘Let’s Move’ contro l’obesità infantile di Michele Obama sono un esempio di come gli amministratori e opinion leader dovrebbero porsi nei confronti dei cittadini, proponendo operativamente comportamenti corretti, il cui impatto mediatico è determinante nell’orientare lo stile di vita”.
“Sarebbe assai istruttivo e nel contempo ‘ludico’, conclude il comunicato, programmare all’interno dell’offerta formativa di ogni scuola, soprattutto primaria e secondaria di primo grado, un piccolo orto, al fine di trasmettere agli studenti l’amore per la Natura”.
Concludiamo con una frase di Thomas Alva Edison, come suggerisce il Coordinamento dei diritti umani: “Il dottore del futuro non darà medicine, ma invece motiverà i suoi pazienti ad avere cura del proprio corpo, alla dieta, ed alla causa e prevenzione della malattia.”