Secondo un sondaggio di Skuola.net, nonostante l’80% dei 20mila alunni – di scuole medie e superiori –appoggi la decisione di non riaprire le scuole, il 75% dei maturandi avrebbe voluto tornare in classe per l’ultimo giorno o addirittura per le ultime settimane.
Non per nostalgia, ma per ragioni che esulano dal rapporto con i compagni: solo il 55% è dispiaciuto di non aver vissuto questi mesi a stretto contatto con persone che d’ora in poi difficilmente vedrà con la stessa frequenza; al 32% basta continuare a coltivare il rapporto con quelli con cui ha legato di più; il 13% confessa di non vedere l’ora di chiudere con la scuola.
A mancare di più, semmai, è stato il fattore studio.
Il 28% dei maturandi dice fra l’altro che ha dovuto rinunciare soprattutto alla preparazione collettiva dell’esame; la gita di classe si piazza al secondo posto (22%), terza posizione per la quotidianità degli ultimi mesi di lezione (21%). A rafforzare questa tesi un altro paio di dati indicativi: meno della metà sta studiando il modo di festeggiare lo stesso la fine delle superiori (meglio concentrarsi sul maxi-orale), appena il 18% si è preoccupato di fare una foto di gruppo per ricordo; solamente il 35% avrebbe fatto carte false per fare la gita di quinto.
Anche i ragazzi delle classi intermedie confermano questi dati.
Si rafforza la maggioranza – più di 3 su 4 – che avrebbe voluto rientrare a scuola: al 50% gli sarebbe bastato l’ultimo giorno, il 27% avrebbe voluto rivivere la quotidianità della vita scolastica per qualche settimana in più.
L’ultimo giorno faidate
In pochissimi (6%) hanno già organizzato un ‘ultimo giorno’ fai-da-te e solo un altro 27% lo sta costruendo in questi giorni. In che modo? Anche qui, i riti si adattano alla situazione che stiamo vivendo; si segue il basso profilo: niente battaglia di gavettoni (la sta progettando solo 1 su 10), piuttosto si opta o per un’uscita collettiva (24%) o, ancora meglio, per una cena di gruppo (40%); ovviamente nel rispetto delle regole.