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Il 9 novembre: Giornata della libertà. Ma le scuole italiane sembrano dimenticarlo

Compie 18 anni il Muro di Berlino. O meglio, a diventare maggiorenne è la sua caduta. E’ il 9 novembre 1989 quando la socialista Repubblica Democratica Tedesca stabilisce che i cittadini possono passare liberamente dalla Germania Est alla Germania Ovest. Il Muro lungo 155 chilometri che divide in due la città di Berlino e l’intera Germania finalmente cade e la nazione divisa per 28 anni può ritornare ad essere unita.
Famiglie, amici e conoscenti per anni separati, davanti l’incredulità mondiale, si rincontrano. E’ la fine del totalitarismo in Europa.
Il Muro di Berlino altro non era che la rappresentazione fisica della Cortina di Ferro, che durante la guerra fredda separava l’Europa.
A proposito del Muro di Berlino, all’indomani della sua visita nella Germania Ovest, il 15 giugno 1963, il presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy diceva:
“Ci sono molte persone al mondo che non comprendono, o non sanno, quale sia il grande problema tra il mondo libero e il mondo comunista. Lasciateli venire a Berlino! Ci sono alcuni che dicono che il comunismo è l’onda del futuro. Lasciateli venire a Berlino! Ci sono alcuni che dicono che, in Europa e da altre parti, possiamo lavorare con i comunisti. Lasciateli venire a Berlino! E ci sono anche quei pochi che dicono che è vero che il comunismo è un sistema maligno, ma ci permette di fare progressi economici. Lasst sie nach Berlin kommen! Lasciateli venire a Berlino!”
Quel 9 novembre di 18 anni fa, non passano molte ore dalla decisione della DDR che inizia un andirivieni di persone da una parte all’altra della Germania. Altri cominciano anche a “picconare” il muro per fare di piccoli frammenti di mattone e cemento, souvenir.
Quest’anno la Germania per l’occasione ha fatto simbolicamente ricostruire il Muro con pannelli colorati posti davanti la porta di Brandeburgo. Cosa strana: l’artista dell’opera è coreano. E la Corea – come ricorda anche Sandro Veronesi – da tempo aspetta un decreto tipo quello berlinese di 18 anni fa.
La caduta del Muro non è una vittoria solo per la Germania ma anche per l’Europa intera. E’ per questo che il 15 aprile 2005 con la legge n. 61, il Parlamento italiano decreta l’istituzione, per il 9 novembre di ogni anno, della “Giornata della Libertà”, “quale ricorrenza dell’abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo”.
La legge, all’articolo 1 comma 2, prevede anche nella Giornata della libertà “cerimonie commemorative ufficiali e momenti di approfondimento nelle scuole che illustrino il valore della democrazia e della libertà evidenziando obiettivamente gli effetti nefasti dei totalitarismi passati e presenti”.
Saranno poche comunque le scuole che celebreranno questa importante ricorrenza, che ancora nel nostro Paese per qualche strano motivo non è degnamente commemorata come si dovrebbe.
Luigi Mariano Guzzo

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