Il 96,9% dei quattordicenni è online e solo metà si è fatta accompagnare

Oggi sono i cellulari intelligenti ad attirare i desideri di chi sta per finire le medie, sottolineando l’esigenza di una maggiore attenzione ai rischi connessi al propagarsi delle tecnologie tra i giovanissimi. Così l’educazione a un uso consapevole di Internet e delle più diffuse soluzioni di comunicazione non è più differibile.
Sono i dati più significativi che emergono dalla terza tappa barese -dopo quelle di Genova e Catanzaro- del tour educativo dedicato alla tutela dei minori online, intitolato “Anche io ho qualcosa da dire”, promosso da Telecom Italia. Nel corso degli incontri di questi giorni sono illustrati i risultati di una ricerca eseguita insieme al Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università Magna Grecia di Catanzaro che, attraverso la voce degli interessati, ha permesso di valutare il rapporto tra le nuove generazioni e la Rete.
Il campione di oltre 1.500 studenti dell’età media di 14 anni ha offerto uno spaccato sociale interessante. Le risposte ai 55 quesiti consentono di radiografare l’universo dei teenager e rilevarne interessi e tendenze. Solo il 52,9% dei ragazzi dice di essersi avvicinato ad Internet con la guida o l’aiuto di qualcuno e solo nel 4,1% dei casi l’ausilio è arrivato dalla scuola o dagli insegnanti. Circostanza che lascia pensare a un’inadeguatezza del sistema didattico e all’impreparazione del corpo docente a misurarsi sull’hi-tech. Per questa ragione la direzione Iniziative e Progetti Speciali di Telecom Italia ha calibrato il tour progettando interventi mirati nelle aule, con l’obiettivo di sensibilizzare non solo scolari e studenti, ma anche chi normalmente siede in cattedra.
Gli scolari tra la quarta elementare e il secondo anno delle superiori, “nel 22% dei casi riferisce di avere avuto esperienze spiacevoli sul web, ma il 27% ammette di essere stato invitato a incontrare personalmente persone trovate in Rete”.
“Inquieta apprendere che l’8% degli oltre 1.500 ragazzi che hanno compilato i questionari ha accettato appuntamenti con sconosciuti”.
Il 28% dei giovanissimi adopera in Rete un soprannome o un nickname, mentre il 12% è registrato sui social network con un falso profilo o un’identità non corrispondente alla propria.
“Al 12,8% dei giovanissimi piace raccontare bugie sui social network: nel ruolo di Pinocchio ci si ritrovano meglio i maschietti (14,5%) che distanziano le femminucce di 7 punti (7,4%)”.
A fronte delle ragioni che spingono ad agire sotto falso nome, emerge che l’84% dei ragazzi sa di poter essere denunciato per comportamenti tenuti su Internet e sui social network. Affrontato anche il tema dei rischi di abuso e violenza nella comunicazione digitale tra minori: la tavola rotonda all’Istituto Tecnico Professionale Gorjux di Bari, prende spunto da alcune sequenze del film ”Disconnect”, opera fuori concorso alla 69.ma edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Racconta l’intreccio di differenti personaggi che incrociano la loro vita attraverso l’uso dei social network, ispirandosi a fatti accaduti.
Il fenomeno del ‘sexting’, la messaggistica a contenuto esplicitamente sessuale con invio di immagini e filmati a luci rosse, autoprodotti anche da minorenni, è uno dei temi salienti della campagna di sensibilizzazione Telecom. Oltre a spiegare ai giovanissimi i pericoli di questi comportamenti e l’impossibilità di porre rimedio a certe bravate, l’iniziativa giunge ad approfondimenti per professionisti, legali ed educatori.

Redazione

Condividi
Pubblicato da
Redazione

Articoli recenti

Docenti supplenti, ecco quando ai precari spetta la continuità del contratto per il periodo di vacanza e sospensione dell’attività didattica

Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…

22/12/2024

Legge di bilancio: mancano risorse per le famiglie che mandano i figli nei centri estivi

Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…

22/12/2024

Grammatica valenziale, esempi e pratiche: perché è importante agire sul ragionamento più che sulla memoria

La grammatica valenziale insegna a comprendere la struttura della frase ragionando sui legami tra parole,…

22/12/2024

Cooperative learning, cosa fa l’insegnante facilitatore? Ecco come svolgere bene questo ruolo

Nel cooperative learning, l'insegnante facilitatore guida, osserva e supporta il lavoro di squadra. Organizza attività,…

22/12/2024

Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale, prezzo scontato: approfitta della promozione

La Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale è ormai requisito di accesso per tutti i profili…

22/12/2024

Concorso dirigente tecnico, domande fino al 23 gennaio: le videolezioni e il simulatore

Come abbiamo scritto, è finita l'attesa per il concorso per dirigenti tecnici: dallo scorso 9…

22/12/2024