Uno dei giochi preferiti dai bambini sono le costruzioni. Assemblare pezzi colorati tra loro, costruire palazzi e case, oggetti di fantasia per poi distruggerli in un secondo e ricominciare da capo è uno dei passatempi preferiti dai più piccoli. E i bambini che giocano con le costruzioni sembra abbiano un futuro nella scienza. A rilevarlo è una ricerca pubblicata su Geosphere e condotta dall’Università del Colorado a Boulder e dal Carleton College nel Minnesota che ha scoperto una correlazione tra passione per le costruzioni e propensione per le materie scientifiche.
Secondo la ricerca tutti quei giochi che richiedono abilità spaziali come le costruzioni aiutano i bambini a sviluppare da adulto, grandi capacità in campi come la scienza, la tecnologia, la matematica e l’ingegneria.
I risultati sono stati ottenuti da questionari che hanno visto il coinvolgimento di 345 studenti dei corsi di geologia. Le domande rivolte ai partecipanti richiedevano di ruotare mentalmente delle forme o di visualizzare una sezione trasversale di un qualunque oggetto per poi scegliere una risposta tra quelle proposte. Per valutare i dati i ricercatori hanno tenuto conto anche di una serie di altri elementi quali ad esempio il numero di corsi seguiti e i giochi utilizzati nell’infanzia. Incrociando le informazioni disponibili è emerso proprio che i giochi adoperati da bambini hanno fatto la differenza nelle risposte perché i punteggi più alti erano tra coloro che avevano utilizzato giochi tipo le costruzioni.
In sostanza la ricerca ha dimostrato che le esperienze di gioco infantile modellano fortemente le abilità spaziali di una persona e quelle abilità possono essere fondamentali per il successo in campi come la scienza e l’ingegneria. Un dato rilevante è la forte differenza tra le risposte con un valore che è oscillato tra il 6% e il 75%, una forchetta cosi ampia che fa pensare come possa essere complicato sviluppare un programma omogeneo a livello universitario.
I ricercatori sono invece certi della necessità di inserire fin dalle scuole elementari delle materie in grado di migliorare le abilità spaziali in tempo utile prima che gli studenti arrivino alla formazione universitaria e per portare, così, tutti gli studiosi su un livello di conoscenza simile.
Anne Gold, una delle autrici dello studio ha spiegato a GreenMe che “Il cervello umano è malleabile e formabile. Fornendo formazione spaziale ai bambini e fornendo giocattoli spazialmente esigenti prima dell’inizio della scuola, possiamo dare loro l’opportunità di sviluppare competenze importanti in campi come scienza, tecnologia, ingegneria e matematica”.
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