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“Il Bandito e Margherita”, a Catania giovedì 12 presentazione del libro scritto da Pasquale Almirante

Il 12 dicembre, alle ore 16,30, al Palazzo della cultura di Catania, Via Vittorio Emanuele, 121, il nostro Pasquale Almirante presenterà il suo romanzo “Il bandito e Margherita” (A&B Edizioni).

Sinossi

Il romanzo prende avvio quando nelle campagne attorno a San Cono (quello del cap. V del Gattopardo del Lampedusa, dove si descrive la nascita di padre Pirrone), e dunque tra le province di Caltanissetta e Catania, vengono  rinvenuti i cadaveri di due uomini, così come documenta la stampa nazionale, uccisi a colpi di lupara.

Tomasi di Lampedusa e Giacomo Etna

Giuseppe Tomasi di Lampedusa e il giornalista Giacomo Etna, alias Vincenzo Musco, sopravvissuto ai processi contro gli intellettuali fascisti, si incontrano per uno strano caso proprio a San Cono, richiamati dall’uccisione di questi due banditi.

Il bandito

Vengono così a sapere, dalla narrazione del locale medico, Jeli La Bruna, delle efferate gesta del bandito Vincenzo Lemuro di Riesi, del suo luogotenente Luigi Valleiago di Mazzarino e della intera banda che ha il suo bivacco fra ciò che rimane delle antiche vestigia greche della Cittadella, sul monte Bubbonia.

Margherita

Ma apprendono pure, dall’appassionato racconto di una donna, Margherita, del suo tenero amore per il bandito. Si dipana allora nel romanzo, non solo la vita quasi ferina dei briganti coi delitti, le grassazioni e i sequestri, compresa la losca figura della nuova mafia, dopo l’uccisione di Giuliano, ma anche quella dimessa e laboriosa dei contadini di questa parte di Sicilia. Infine, sconvolti, entrambi gli scrittori, dal racconto di Margherita, che il Lampedusa associa alla fragile creatura del Faust di J.W. Goethe, decidono di non divulgare la notizia della loro visita nel paese e pure di salvare la donna dalle ingiurie affrettate della giustizia.

Romanzo storico

Romanzo storico che prende spunto dalle cronache dei giornali del tempo quando il banditismo, subito dopo lo sbarco degli Alleati in Sicilia, imperversava, grazie pure alla latitanza delle Istituzioni e alle garanzie di cui gli ormai decaduti feudatari godevano, in funzione della nuova classe politica al governo della Nazione.

L’intervista a Pasquale Almirante, a cura di Daniela Girgenti, direttore editoriale della Tecnica della Scuola

Redazione

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