A compimento del ciclo di autovalutazione, tutte le scuole sono chiamate a rendere conto al territorio dei risultati che hanno raggiunto in rapporto alle priorità e ai relativi traguardi di miglioramento individuati e rispetto alle risorse su cui hanno potuto contare.
La piattaforma rimarrà aperta fino al 31 dicembre 2019 e ciò darà alle scuole il tempo per familiarizzarsi con la struttura, intraprendere eventualmente percorsi informativo-formativi sulla predisposizione del documento e coinvolgere la comunità scolastica nel suo complesso.
Ma cosa dovrà necessariamente rendicontare una scuola? E cosa sarà invece estremamente utile che rendiconti in risposta alle quattro tipologie di voci previste nell’apposita piattaforma? E come fare della rendicontazione sociale un’opportunità effettiva di comunicazione con il territorio di riferimento e per sfruttarne al meglio il capitale sociale, coinvolgendo nel contempo la comunità scolastica nella sua elaborazione?
Il DPR 80 del 28/03/2013 prevede una regolamentazione del Sistema Nazionale di Valutazione che, al fine di migliorare la qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti, che ha il compito di valutare l’efficienza e l’efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione.
Le istituzioni scolastiche (statali e paritarie) sono state chiamate dal 2015 a sviluppare un’attività di analisi e di valutazione interna partendo da dati ed informazioni secondo il percorso delineato dal Rapporto di autovalutazione (RAV), elaborato on line attraverso una piattaforma operativa unitaria.
Il RAV è quindi strutturato in quattro grandi aree:
Area Descrittiva: viene descritto il contesto territoriale in cui la scuola è inserita e le risorse in esso presenti;
Area Valutativa: con riguardo sia agli esiti riportati dagli studenti che alle pratiche educativo-didattiche ed organizzativo-gestionali;
Area Riflessiva: con oggetto il processo stesso di autovalutazione;
Area Proattiva: orientata alla definizione delle priorità per migliorare gli esiti
La piattaforma per la rendicontazione sociale rimarrà aperta fino al 31 dicembre 2019 e ciò darà alle scuole il tempo per familiarizzarsi con la struttura, intraprendere eventualmente percorsi informativo-formativi sulla predisposizione del documento e coinvolgere la comunità scolastica nel suo complesso.
Ma cosa dovrà necessariamente rendicontare una scuola? E cosa sarà invece estremamente utile che rendiconti in risposta alle quattro tipologie di voci previste nell’apposita piattaforma? E come fare della rendicontazione sociale un’opportunità effettiva di comunicazione con il territorio di riferimento e per sfruttarne al meglio il capitale sociale, coinvolgendo nel contempo la comunità scolastica nella sua elaborazione?
Senza dubbio, fra gli obiettivi, bisogna prestare attenzione a definire le linee fondamentali per una rendicontazione sociale funzionale ad alcuni importanti obiettivi della scuola, in termini di condivisione di dati, informazioni, direttrici e prospettive di crescita all’interno della comunità scolastica, disseminazione e documentazione di buone pratiche, comunicazione col territorio, consolidamento o ridefinizione dell’identità culturale della scuola all’interno del suo contesto di riferimento.
A tal proposito, La Tecnica della Scuola, ente di formazione accreditato dal Miur per la formazione del personale della scuola (prot. n. AOODGPER/6834/2012) ai sensi della direttiva ministeriale n. 90/2003 adeguato ai sensi della Direttiva n. 170/2016, organizza un corso online in modalità webinar dal titolo: “La rendicontazione sociale delle scuole”.
Saranno svolti 2 incontri di 3 ore ciascuno per un totale di 6 ore
> Martedì 1 ottobre 2019 – dalle 16.00 alle 19.00
> Giovedì 3 ottobre 2019 – dalle 16.00 alle 19.00
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