Un bimbo di 6 anni cade in una scuola dell’hinterland milanese e sbatte contro un pilastro. Per fortuna niente danni gravi, ma comunque tali da giustificare la richiesta della mamma di un risarcimento da parte della scuola, e dunque del Ministero dell’Istruzione.
L’addebito per la “culpa in vigilando” dovrebbe essere della scuola e risultare così palese da non chiedere un giudizio lungo.
E invece, a sorpresa, così come si legge su Il Giornale, il giudice valuta il caso in modo diametralmente opposto.
Il colpevole non è la scuola, ma la mamma, condannata a pagare al convenuto le spese di lite liquidate in 2500 euro più accessori e Iva, cioè quasi 7mila euro.
{loadposition carta-docente}
Sapere che c' è qualcuno che si prende a cuore le problematiche di un dipendente…
Mentre da qualche anno gli esiti delle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie avveniva entro il 4…
Nella scuola l’uscita anticipata a 63 anni e 5 mesi, la cosiddetta Ape Sociale, non…
È di queste ore la notizia del boom di casi di Covid dopo il concerto…
Martedì 23 luglio alle ore 11 è fissata, all’ordine del giorno del Senato, la discussione…
Nell’autorevole portale Lavoce.info interviene Giuseppe Russo, docente associato presso l’Università di Salerno, sul tema delle…