Così ieri (venerdì, 9 gennaio) aveva twittato: “Domani (cioè oggi sabato, 10 gennaio) sarò alla scuola S. Bivona a Menfi (Ag). 70 insegnanti su 170 malati o con 104. Stop vergogna ai danni di chi ha bisogno. @MiurSocial”.
Davide Faraone annunciava una sua visita-lampo (o blitz) all’I.C. ‘Santi Bivona’ di Menfi (Agrigento) motivata da numerose assenze del personale docente e Ata nello stesso Istituto.
Diverse testate in rete riprendevano e completavano la notizia, vediamone alcune. Leggiamo su loraquotidiano.it: «A scuola in troppi favoriti dalla “104”. Il blitz di Faraone contro i furbetti» e poi «Il sottosegretario all’Istruzione sarà a Menfi per incontrare i vertici della scuola, dove sarebbero state rilevate alte percentuali di “agevolati”. E da lunedì verifiche in tutta Italia»
Mentre livesicilia.it scrive «Insegnanti malati o con la 104. Scuola, affondo di Faraone». E stamattina ancora livesicilia.it riportava «La carica delle 104 nelle scuole siciliane. Faraone: “Faremo una guerra senza quartiere”».
Ricorrono termini forti, muscolari, inquietanti, anche gratuiti e offensivi – se non dimostrati – quali: blitz, furbetti, fannulloni, affondo di Faraone, guerra senza quartiere, verifiche in tutta Italia! Riguardo all’annuncio enfatizzato di questa visita-lampo con esplicite e dichiarate finalità ispettive e intenzioni punitive, sono opportune alcune osservazioni.
La prima è che Faraone corre in Sicilia a fare la voce grossa (?) mentre non è corso tre giorni fa alla scuola materna di Sesto San Giovanni dove è crollato un contro-soffitto (alcuni mq di intonaco più pezzi di mattone) e sono rimasti feriti alla testa (anche con necessità di punti di sutura) alcuni bambini!
Non è andato Faraone, come non è andata Giannini, tanto meno Renzi!
Governo e Ministri evitano di recarsi dove si verificano o si rischiano tragedie, come i crolli imputati a “dilatazioni termiche” non meglio specificate o le alluvioni causate da “bombe d’acqua” fantomatiche e, pare, caratteristica esclusiva e recente della penisola italiana! Altra osservazione è che il gruppo dei “furbetti della 104″ di Agrigento era già stato individuato e aveva subito 19 arresti e 101 denunce a settembre scorso, come riporta Repubblica edizione Palermo del 22/9/2014: “grazie alla complicità di medici dell’Asp e di personale dell’Inps due diversi gruppi di persone riuscivano a fare ottenere le certificazioni necessarie [per la 104/92]. Nei filmati della Digos, che ha piazzato le sue microcamere negli uffici dell’Asp di Agrigento, in quelli di Naro che ha filmato i falsi invalidi si vedono scene davvero grottesche….”.
Sempre in data 22/9/2014, agrigentonotizie.it pubblica l’elenco nominativo di tutti gli indagati. Un’indagine che chiaramente è iniziata mesi prima! Su Facebook esiste ora la pagina “Comitato contro gli abusi della legge 104/92” con lo slogan “SI alla legge 104, NO agli abusi!”.
E’ mai possibile che Faraone non ne fosse al corrente? In ogni caso il suo blitz è quello di chi scopre l’acqua calda e pure in ritardo! La terza osservazione è di ordine generale, strutturale e strategico.
Non è possibile giustificare che situazioni critiche, o presunte tali, come quella di cui stiamo parlando, debbano essere affrontate, gestite e risolte (almeno si spera) dal centro, a livello di vice-ministro, con interventi eccezionali, sporadici, precipitosi, scavalcando tutta la struttura, l’organizzazione e le procedure ministeriali e governative. Struttura, organizzazione, burocrazia che devono essere rese efficienti (anche in termini di costi/benefici), punto. Ministero e Governo devono provvedere a ciò e non precipitarsi a soccorrerle, supplirle, umiliarle!