La partita, per il popolo precario, si gioca tutta qui: l’inserimento a pettine è minacciato da un provvedimento che, se approvato definitivamente, annullerà di fatto, l’effetto delle tante lotte sostenute contro il meccanismo delle code.
Secondo Pittoni , infatti, vanno innanzitutto mantenute le promesse fatte dal governo nel 2007.
Secondo Pittoni , infatti, vanno innanzitutto mantenute le promesse fatte dal governo nel 2007.
Chi ha operato una scelta allora, deve avere garantita questa scelta e non vedersi superato da concorrenti con maggiore punteggio. Questi concorrenti proverrebbero dalle regioni del Sud, dove, a dire di Pittoni, le dichiarazioni mendaci e i punteggi gonfiati proliferano.
Insomma l’intero corpo docente precario delle regioni centrosettentrionali rischia da un anno all’altro l’espulsione dall’insegnamento, se si attuerà l’inserimento a pettine.
Abituiamoci. In Italia, come diceva Dante, non giunge a metà novembre quella legge che viene fatta a ottobre. Il bouns scalzerà l’effetto pettine? Nelle prossime settimane la soluzione decisiva.
Intanto le prime proteste in merito arrivano da lettori e associazioni di categoria. Per Anief il bonus è incostituzionale.