Il bullismo, la brutta bestia che infanga la scuola

È il referente per il bullismo e il cyberbullismo la figura di riferimento nelle scuole italiane.

Si tratta di un passo in avanti fondamentale ma necessitano altre persone specializzate in grado di supportare le vittime del bullismo che si risorse consistenti per formare gli operatori.

Sono sempre più frequenti tra le mura scolastiche, nonostante la massiccia campagna di sensibilizzazione del Ministero dell’Istruzione, gli episodi di bullismo nelle scuole ai danni di alunni che vengono letteralmente travolti dal vortice di offese, minacce, intimidazioni da parte dei loro coetanei e che subiscono in silenzio le angherie più ignobili.

Più del bullismo a preoccupare seriamente, oggi, è il cyberbullismo, una forma di violenza e aggressione psicologica che colpisce interiormente provocando ferite indelebili che marchiano l’anima e compromettono lo sviluppo psicofisico dell’adolescente che le subisce.

Spesso questi nostri ragazzi vengono lasciati soli al proprio destino, senza alcun controllo da parte dei genitori che dovrebbero avere il buonsenso di informarsi, di sostenere, di proteggere i propri figli.

Un segnale allarmante è il continuo utilizzo di giochi con playstation di animazione violenta che generano nella mente dell’adolescente forme aggressive e pericolose nei riguardi dei coetanei.

È da dire che il più delle volte queste caratteristiche di aggressività si manifestano laddove esiste un tessuto sociale degradato, famiglie sgangherate, genitori assenti e litigiosi, anche se, negli ultimi tempi episodi di bullismo e cyberbullismo colpiscono anche adolescenti di famiglie cosiddette “perbene”.

Perché questa risposta è nell’eccessivo permessivismo da parte dei genitori che, invece, di essere tali e impartire ai propri figli le regole fondamentali che sono alla base del vivere civile li lasciano praticamente a briglia sciolta.

Non si devono assolutamente lasciare i ragazzi da soli a casa, ma si devono monitorare sempre soprattutto quando sono in età adolescenziale, periodo in cui il corpo e la mente del ragazzo vive un’intensa tempesta ormonale e si mostrano più vulnerabili a compiere gesti inconsulti e pericolosi.

I genitori, per di più, non devono trasformarsi in amici dei figli o pari ma devono svolgere in pieno il ruolo di provvedere all’educazione e all’istruzione dei figli.

Quindi il problema bullismo non nasce direttamente a scuola ma il suo retaggio o meglio focolaio è all’interno della famiglia.

La scuola non può sostituirsi alla famiglia, ma ha il compito di prevenire che fenomeni di bullismo e cyberbullismo non avvengano all’interno delle mura scolastiche, adottando appropriate campagne di sensibilizzazione.

I genitori non devono in alcun modo, come avviene sovente, delegare o meglio scaricare sulla scuola l’aspetto educativo dei propri figli che spetta a loro, ma devono sostenere i docenti nel processo coeducativo Purtroppo questo è un problema difficile da comprendere e spesso i docenti si trovano a svolgere ruoli diversi dalle loro mansioni.

Se non si compie un’inversione di tendenza e non si cambia mentalità e soprattutto non si ridà autorevolezza alla scuola questo problema non si stana la radice perchè la malapianta crescerà sempre e la brutta bestia della scuola dominerà incontrastata.

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Studenti-teppisti fotografano la terga dell’auto dei loro prof: l’obiettivo è accanirsi sulla carrozzeria? Parla la preside del liceo Salvemini di Bari

Vendicarsi con i docenti fotografando la targa della loro auto per poi accanirsi, probabilmente, contro…

20/11/2024

Da manager docente precario, immesso in ruolo a 63 anni dopo un decennio di supplenze: un caso non raro

Da qualche anno, soprattutto dopo la pandemia da Covid, assistiamo ad una crescita di casi…

20/11/2024

Autonomia differenziata: la bocciatura della Corte costituzionale

La Corte Costituzionale ha bocciato ben sette punti nevralgici della legge sull’autonomia differenziata tra cui…

19/11/2024

Bravate e reati: c’è una bella differenza

Frequentemente si confondono due termini: bravata e reato. In realtà si tratta di due situazioni ben…

19/11/2024

Violenza sulle donne, Valditara: è legata al narcisismo dei maschi ma è anche una conseguenza dell’immigrazione illegale

Continuano le prese di posizione sulle parole pronunciate dal ministro Valditara in occasione della inaugurazione…

19/11/2024

Supplenze tra due periodi interrotti da sospensione delle lezioni: quando spetta la conferma e quando la proroga del contratto

Il conferimento delle supplenze temporanee si attua mediante la stipula di contratti di lavoro a…

19/11/2024