“Il bullismo può verificarsi ovunque i ragazzi si riuniscano: a scuola, al campo estivo o nel cyberspazio. Di certo non si limita alla classe. L’enorme diffusione di dispositivi portatili, come computer, tablet e smartphone, estende inoltre la capacità dei ‘bulli’ compagni di scuola di raggiungere le loro vittime ovunque e in qualsiasi momento”.
I dati dei Centers for Disease Control and Prevention americani dimostrano la natura pervasiva del bullismo e come esso possa seguire i bambini ovunque si trovino: poco più di uno studente su cinque dai 9 a 12 anni ha riferito di essere vittima di bullismo a scuola e più del 16% ha ammesso di essere stato raggiunto dal proprio ‘persecutore’ tramite e-mail, chat, instant messaging, siti web o sms. Le studentesse sono state vittime di bullismo elettronico oltre due volte più spesso (22%) degli studenti di sesso maschile (10,8%). “Parlare con il vostro bambino di questo fenomeno – suggerisce l’esperta – è la chiave per affrontare il problema.
E occorre farlo sia durante l’anno scolastico che nel periodo estivo. Quando ci si confronta con i ragazzi, occorre far sapere loro che possono contare sul vostro supporto. E ricordargli le due regole di base anti-bullismo: trattare sempre il prossimo con rispetto e dire a un adulto se si è testimoni o vittime di un episodio di bullismo”.
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