Se è vera, scartabella un comunicato del Miur, la preoccupazione per i tanti tagli che hanno afflitto la scuola non bisogna tutta sempre gridare al lupo quando esso non c’è e tanto meno farsi guidare dei riflessi condizionati sperimentati da Pavlov sul suo famoso cane, quando le condizioni mancano.
E come è successo col più fedele amico dell’uomo, e quindi con l’l amico del prof. Pavlov, è bastato “l’identità della cifra proposta per il taglio al fondo di funzionamento ordinario delle Università (200 mn) con quella postata in bilancio (come ogni anno, prima dell’estate) a completamento della dotazione ordinaria per le scuole paritarie, oltre che la coincidenza temporale, a far scattare in prestigiosi commentatori un vivacissimo riflesso condizionato” secondo il quale si toglie all’università pubblica per dare alla scuola privata! “
Sempre sul filo di una ironia che non abbiamo mai letto tra le righe dei seriosi comunicati, il Miur precisa che: 1) se pure esistesse la proposta di diminuzione della dotazione per le università, essa sarebbe comunque parte di un processo ancora in itinere, che deve esser preso seriamente, e dunque valutato alla fine; 2) il completamento della dotazione ordinaria delle scuole paritarie è tradizionalmente fatta prima dell’estate, quest’anno come ogni anno, ed il fatto che coincida temporalmente con la cosiddetta spending review ora in atto da parte del governo è del tutto casuale; 3) nel merito della somma, siamo poi comunque in presenza di una diminuzione della cifra destinata alle scuole paritarie, con una diminuzione delle risorse rispetto al 2011 ed una accentuata diminuzione prevista per il 2013.”
A conclusione “è del tutto privo di fondamento il collegamento tra le due somme, frutto di due processi amministrativi del tutto diversi per tempistica ed e impostazione, che non sono due vasi comunicanti bensì parte di due sistemi diversi. Così come è del tutto incongruo, peraltro, leggere la seconda cifra relativa alle scuole paritarie come preceduta da un segno “+” quando in effetti costituisce una diminuzione”.
Rimprovero generalizzato alla stampa, un po’ sonnecchiona e pigra, e ancora elogi al cane dello scienziato russo, insieme alle poche testate che hanno da subito dato la notizia che i 200 milioni per le scuole private facevano parte del regolare stanziamento annuale dello stato. Ci prendiamo quindi i complimenti, benchè qualche condizionamento ogni comunicato sui tagli di spesa ci colpisce, per cui non mandiamo a chiedere per chi suona la campanella di Pavlov, perchè potrebbe suonare, come finora è suonata, per l’istruzione pubblica.
La reazione della Rete della Conoscenza, il network promosso da Unione degli Studenti e Link-Coordinamento universitario.