Il segretario regionale della Flc Cgil Calabria Gianfranco Trotta, vista la risposta della dirigente scolastica del liceo scientifico “Enrico Fermi” di Cosenza prof.ssa Michela Bilotta, riguardo i chiarimenti della richiesta di pagamento, rivolta alle famiglie degli alunni della scuola bisognosi di sostegno, per istituire, all’interno della scuola e con i docenti dello stesso liceo, corsi di recupero, sottolinea, con una nota sindacale, che il provvedimento adottato dalla dirigente scolastica su citata, che riguarda il pagamento dei corsi di recupero da parte delle famiglie, viola sostanzialmente i diritti degli studenti.
Nota sindacale
La FLC, in merito alla vicenda che sta riguardando il pagamento dei corsi di recupero e che positivamente sta avendo una dimensione pubblica, sostiene che il terreno di discussione sindacale è quello dei tavoli e dei canali istituzionali, non certo delle richieste “private” di discussioni più o meno amichevoli.
La più grande Organizzazione Sindacale della categoria certo non accetta consigli da una Dirigente i cui atteggiamenti e le cui prese di posizioni sono contestate da tempo (e sono sempre più discutibili) sia sul piano sindacale che su quello organizzativo.
Le fantasiose interpretazioni che la Dirigente fa dell’art. 32 del Contratto Nazionale sicuramente non ci vedono concordi in modo alcuno. Gli studenti hanno il diritto al sostegno ed al recupero scolastico laddove si presentino carenze e lacune senza che le famiglie paghino alcunché, con sovvenzionamenti volontari o meno.
La Dirigente dovrebbe attenersi scrupolosamente alle norme che sconfessano chiaramente quanto lei sostiene: nessuna norma consente nelle scuole pubbliche italiane l’intramoenia!
Il successo formativo degli studenti che necessitano di recupero si può facilmente adottare dirottando tutto o gran parte del fondo di istituto per aiutare gli alunni che ne hanno necessità.
Si tratta di scelte di fondo, di cultura, di mentalità. C’è chi purtroppo ne ha una escludente e discriminatoria, ma troverà sempre un muro nella FLC.
Ad ogni modo, vogliamo comunicare pubblicamente che la FLC nazionale ha chiesto l’intervento ministeriale per avviare UNA INDAGINE ISPETTIVA al fine di verificare quanto è stato approvato dal Consiglio di istituto del “Fermi” e di intervenire nella maniera più doverosa.
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