Potrebbe allargarsi il numero delle Regioni italiane che cancellano la richiesta del certificato medico per la riammissione a scuola, neppure dopo cinque giorni di malattia. La disposizione – di competenza legislativa concorrente delle giunte regionali – è già stata cassata in undici Regioni e Province autonome: Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Provincia di Trento, Provincia di Bolzano, Emilia-Romagna, Umbria, Marche, Lazio e Veneto. A breve, potrebbe decidere di fare altrettanto la Toscana: la proposta di legge è stata prodotto dalla giunta regionale e il Consiglio dovrà esprimersi in merito nelle prossime settimane.
“Lo scopo è ridurre la burocrazia – ha spiegato il presidente Eugenio Giani – ma senza passi indietro sul fronte della tutela della salute all’interno della scuola e senza intaccare il sistema di sorveglianza della malattie infettive e contagiose”.
L’assessore alla sanità Simone Bezzini ha specificato che comunque anche dopo il via libera a questa norma, comunque “i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta continueranno ad essere obbligati a segnalare le malattie diffusive e pericolose e i dipartimenti di prevenzione delle Asl continueranno ad attuare tutti gli interventi di profilassi necessari a fronteggiare i rischi per la salute pubblica, che sono del tutto autonomi dall’obbligo di presentazione del certificato per essere riammesso a scuola.”
La semplificazione è stata sollecitata dagli stessi medici, che chiariscono come la maggior parte delle malattie infettive si trasmettono già dal periodo di incubazione e, più raramente, durante la convalescenza: è proprio infatti sulla base di questi studi e pareri della comunità scientifica che la giunta ha deciso di proporre l’abolizione del certificato.
Secondo il presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze, Pietro Dattolo, “il certificato è diventato sempre più un ennesimo problema burocratico sia per le famiglie di bambini e ragazzi che per i professionisti. Pediatri e medici ormai dedicano molte ore a preparare i certificati medici e tutto si rallenta”.
“In Italia – ha ricordato Dattolo – 11 regioni hanno già abolito il certificato medico per il rientro a scuola dopo una malattia. È ora che anche la Toscana lo faccia. Naturalmente noi medici dobbiamo continuare a segnalare – e lo faremo – malattie infettive o alcuni problemi particolari”, ha concluso il presidente.
Rimarrebbe in vita, quindi, l’obbligo di denuncia dei casi da parte dei medici di famiglia e la possibilità da parte dei dipartimenti di prevenzione di adottare interventi di profilassi.