Didattica

Il cinema può essere uno strumento didattico? I bambini frequentano i luoghi di cultura? L’indagine del Cinema dei Piccoli

Con la chiusura dell’anno scolastico è giunto al termine il progetto “Imparare con il cinema – L’educazione all’immagine parte dalla sala”, realizzato dal cinema dei piccoli di Roma nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, con contributo concesso in seguito al Bando “Il cinema e l’Audiovisivo a scuola – Progetti di rilevanza territoriale”.

I bambini intervenuti, dai 3 agli 11 anni, sono stati 806, gli insegnanti 146 per un totale di 46 classi che hanno partecipato a più incontri. A tutti i partecipanti è stato chiesto di rispondere a una serie di questionari, sottoposti a più riprese. La prima domanda riguarda la frequentazione e l’idea che i bambini hanno di luoghi di cultura come Cinema, Teatro, Museo, luoghi che in seguito saranno oggetto del progetto.

I risultati dei questionari

Analizzando i risultati dei questionari si riscontra che all’inizio dell’anno scolastico il 30 per cento dei bambini tra i 3 e i 7 anni non sa dire che cos’è un cinema, percentuale che scende all’11 per cento nei bambini più grandi dagli 8 agli 11 anni. Se parliamo di teatro o di museo la conoscenza risulta ancora più bassa: nei più piccoli non saprebbe definirlo il 35%, nei più grandi il 20%. Non è mai stato al cinema un quarto dei bambini fino a 6 anni, ma nei bambini di 8/10 anni solo il 4%.

La Sala è un luogo dove tornare con la propria famiglia per condividerne l’esperienza per quasi la totalità dei bambini (98%). Per l’80% dei bambini intervistati è il televisore il mezzo alternativo al grande schermo: i film sul cellulare vengono visti di più dai più piccoli (quasi il 20%) e il computer viene scelto da meno del 10% degli intervistati. Per quanto riguarda con chi si condivide la visione domestica a 4/5 anni più dell’80% vede i film con i familiari, percentuale che scende con il crescere dell’età: a 10 anni un bambino su tre li vede da solo.

Alla fine del progetto, colmata la lacuna della frequentazione, è stato chiesto se ritenessero di avere imparato con il Cinema. Una larga maggioranza di loro si è dichiarata soddisfatta: il 70% dei più piccoli fino ad arrivare all’85% dei più grandi. Su che cosa ritenessero di avere imparato per i più piccoli (fino a 7 anni) hanno la prevalenza la componente sociale (vedere un film con tante persone) e quella emozionale (capire il film ed emozionarsi). Per i più grandi dagli 8 ai 10 anni la tendenza è inversa: l’emotività lascia il posto alla consapevolezza di avere imparato dalla Storia del Cinema e di avere capito che il Cinema è anche una forma di espressione artistica.

In conclusione, i bambini considerano il Cinema una possibile materia di insegnamento e uno strumento didattico. Si impara con il Cinema a condizione di conoscerne le origini, i meccanismi tecnici e narrativi e approfondendo i contenuti, la visione condivisa in sala rimane irrinunciabile per imparare a conoscerlo e ad amarlo. Si può affermare che per gran parte di loro recarsi al Cinema (e in altri luoghi di cultura) rimane un’esperienza limitata alle uscite con la scuola, dalla quale si potrebbe ripartire per invertire la tendenza formando un pubblico competente ed entusiasta che torni a riempire le sale.

Redazione

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