Avere l’occasione di conoscere i propri studenti come persone oltre che come alunni ci permette di vederli 360° e di restituire senso, e perciò motivazione, all’esperienza scolastica. (VAI AL CORSO)
Ma talvolta è difficile rompere il muro del silenzio nella classe o andare oltre alle risate e alle banalità che nascono nei ragazzi come meccanismi di difesa.
Come oltrepassare le difese e le difficoltà di rapporto nella classe, migliorando le relazioni e costruendo rapporti di sostegno reciproco?
Utilizzando lo strumento del Circle Time nella classe cooperativa, perché il tempo dell’ascolto, della gestione attiva dei conflitti, della costruzione dell’appartenenza si facciano più vicini.
Thomas Gordon, l’inventore di questa metodologia, sfata il mito dell’insegnante modello che basa il suo fare professionale sull’esercizio di un ruolo che si fonda sul potere, per restituirgli una dimensione più umana e attendibile che gli permetta di dare spazio a quelli che vengono definiti i cinque fondamenti di un buon rapporto fra docente e discente, ovvero:
Ma quante volte pur conoscendo in teoria questi principi ci è capitato di imbatterci in una classe con la quale è difficile semplicemente avviare la comunicazione? Una situazione che rende ancora più arduo sviluppare la fiducia.
In questo caso utilizzare una metodologia che implicitamente stimola le abilità sociali e aiuta a imparare a comunicare permette di “scivolare” fluidamente nel “tempo del cerchio”.
Oggi dopo mesi di distanziamento fisico, che talvolta si è trasformato in isolamento sociale degli studenti ed anche degli adulti, il “Circle Time” o “Tempo del Cerchio” risulta nuovamente necessario per contestualizzare le proprie emozioni e per capire che non occorre temere le emozioni e che i propri sentimenti non sono nocivi quando vengono condivisi con autenticità.
L’ascolto attivo, peraltro, può essere utilizzato per stimolare discussioni di gruppo su argomenti di studio, per fronteggiare la resistenza all’apprendimento, per aiutare l’altro ad accrescere la capacità di ricorrere alle proprie risorse e risulta una tecnica utile altresì nel colloquio con i genitori.
Su questi argomenti puoi accedere al corso Il Circle time nella classe cooperativa, della formatrice Daniela Pavan, in programma dal 22 e 29 ottobre 2021.
Nel primo incontro, dopo aver conosciuto i presupposti teorici del Circle Time ed imparato a riconoscere e decodificare i messaggi non verbali, discriminando gli elementi che favoriscono da quelli che disturbano l’ascolto, individueremo alcune note operative per l’avvio di tale pratica con la classe (tempi, spazi, ruoli dell’insegnante, attenzioni da avere in periodo Covid)
Nel secondo incontro dapprima conosceremo le tecniche di Kagan per il Classbuilding (costruzione della classe) e per il Teambuilding (costruzione della squadra), utili per avviare e gestire il Circle Time.
Successivamente ci eserciteremo a formulare parafrasi e verbalizzazioni per l’ascolto attivo e risposte di tipo “Io-messaggio” elaborando anche alcuni esempi per il proprio contesto lavorativo.
Il Webinar permetterà di comprendere come alcune tecniche di Cooperative Learning possano facilitare la partecipazione e l’espressione di sé. Il ritmo “uno, due, quattro, tutti, uno” – tipico delle attività in Cooperative Learning che partono dall’individuo ed arrivano al gruppo classe passando dalla dimensione della coppia e del quartetto – regolerà, rendendo possibile l’apertura di sé, la manifestazione delle proprie risorse e fragilità e la costruzione progressiva della fiducia
Nel Webinar impareremo anche a riconoscere, formulare ed utilizzare parafrasi e verbalizzazioni, due degli strumenti principe del Circle Time.
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