Quest’anno oltre un milione di studenti ha svolto attività di coding: si tratta di un numero altissimo, con un incremento del 235% rispetto al 2015/16.
A dirlo, il 20 luglio, è stato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, rispondendo durante il question time a un’interrogazione sulle iniziative per il potenziamento dell’insegnamento dell’informatica nelle scuole (Galgano – SCpI).
Il responsabile del Miur ha tenuto a ricordare che l’Italia per questo tipo di attività “è il secondo Paese dopo gli Stati Uniti”: il riferimento è sempre al cosiddetto coding, ovvero il linguaggio computazionale che tiene insieme filosofia, logica, matematica innestandole all’interno della programmazione informatica.
L’intervento della Giannini si era in precedenza soffermato sulla difesa del “plafond degli insegnanti” di informatica, che per il ministro è oggi “assolutamente adeguato alle esigenze della scuola e allo spirito della Legge” 107/15.
Dopo aver tenuto a sottolineare che “l’organico per il potenziamento è stato assegnato alle scuole sulla base delle loro dichiarate esigenze”, Giannini ha riportato una serie di dati numerici sulle assunzioni della disciplina di informatica (unita con elettronica) alle superiori: ha detto che tra gli aspiranti docenti collocati nelle graduatorie nazionali c’erano 392 appartenenti alle classi di concorso di elettronica e informatica e “di questi 290 hanno accettato la proposta di nomina in ruolo”. E con il concorso troveranno la stabilizzazione “ulteriori 920 docenti di elettronica ed informatica nei prossimi tre anni”.
Stefania Giannini ha quindi fatto un bilancio del Piano Nazionale Scuola Digitale, sottolineando che a oggi, a meno di un anno, é stato avviato il 60% delle azioni previste dal Piano pluriennale (un piano che prevede oltre 1 miliardo di euro) coinvolgendo 8.300 scuole.
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