I computer entreranno in tutte le scuole, a partire da quella dell’infanzia. Il loro ingresso è stato stabilito dall’art. 24 bis del D.L. 152/2021 (Disposizioni urgenti per l’attuazione del PNRR): dal prossimo anno scolastico i docenti saranno aggiornati; entro il 2025 si ridefiniranno tutti i traguardi educativi; dall’A.S. 2025/26 “si perseguirà lo sviluppo delle competenze digitali, anche favorendo gli apprendimenti della programmazione informatica (coding), nell’ambito degli insegnamenti esistenti”.
Il buon padre di famiglia avrebbe fatto una scelta diversa, vediamo perché.
Digitale e coding sono le parole che rivelano il punto di vista da cui è stato elaborato l’emendamento al Piano Nazionale: lo strumento tecnologico, cui gli insegnamenti devono adeguarsi, ne è il riferimento.
Si tratta di un approccio minimalista: la rivoluzione culturale generata dall’avvento dell’informatica è stata trascurata. Il sociologo Marshal McLuhan avrebbe mostrato che l’aumento della dimensione dei problemi è il messaggio degli strumenti di calcolo, da cui la dilatazione della loro complessità. La disciplina informatica contiene quanto necessario per dominare le problematiche conseguenti.
E’ stata individuata la porta d’accesso all’innovazione scolastica: si potrà soprintendere il generalizzato utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione.
Le singole discipline, collocate nell’attuale contesto socio-culturale, sono da analizzare perché la rivoluzione tecnologica, potenziando i loro tipici metodi di ricerca, ha ampliato il campo in cui si percepiscono i loro caratteristici problemi.
Gli strumenti di calcolo, se non si elaborano le caratteristiche di questo nuovo scenario, saranno dequalificati, ridotti a ingombranti orpelli. Si può pertanto affermare che la prevista attività di aggiornamento, riguardante “l’approccio agli apprendimenti della programmazione informatica (coding) e della didattica digitale” deve essere preceduta sia dalla precisazione dei metodi di ricerca propri delle diverse discipline, sia dalla loro associazione alla progettazione dei processi d’automazione.
Enrico Maranzana