Il comico palermitano Roberto Lipari ha rilasciato un’intervista a La Repubblica in cui ha parlato di scuola, argomento che tocca molto spesso con le sue gag. “Non manca mai qualche assurdità su cui ironizzare per non piangere. Più inadempienze nella scuola trovo, più spunti di critica per migliorarla mi invento”, ha detto.
Le falle del sistema scolastico secondo Lipari
“Ci sono grandi falle del sistema scolastico, che assieme alla Sanità dovrebbero essere una priorità dell’agenda politica”, si è lamentato Lipari.
“Spesso ho preso di mira i docenti, difeso gli studenti. Ma sono intervenuto anche sull’assurdità della logistica di suddivisione di più cattedre per uno stesso docente in scuole diverse. Viviamo una scuola dove le assurdità e le mancanze sono all’ordine del giorno”, ha aggiunto.
“E ora che c’è caldo, le classi sembrano Mondello senza mare. Non ci sono mezze misure”, ha aggiunto ironicamente.
Fuori i genitori da scuola?
Uno dei problemi della scuola è la presenza costante e pressante dei genitori? Per alcuni pedagogisti, sì.
I ragazzi hanno bisogno di crescere, cosa che non può avvenire sotto tutela costante di papà e mamma. Quando cresce – ha dichiarato tempo fa al Corriere della Sera Umberto Galimberti – i genitori andrebbero espulsi dalla scuola, perché i genitori fanno i sindacalisti dei figli: se non sono promossi ricorrono al Tar e gli insegnanti, per non passare le vacanze al Tar, li promuovono tutti. Questo determina un degrado enorme.
I professori sono in possesso di tutte le competenze disciplinari, metodologiche e relazionali utili per accompagnare e favorire la crescita armonica dei ragazzi e delle ragazze.
Molti pedagogisti, dal canto loro, invocano un passo indietro: “Stanno trasformando i figli in pupazzi, contestano i voti e gli rifanno i compiti”, dichiarano a La Repubblica. E continuano: “Nelle aule non abbiamo più soltanto gli alunni ma, per ognuno di loro, abbiamo anche una mamma e un papà e la loro ombra più o meno lunga”.