Nel corso della trasmissione radiofonica “Fahrenheit su rai3, si legge nel comunicato apparso sul sito del comitato, il sottosegretario al Miur onorevole Faraone si è così espresso: “Faremo un decreto in cui ci starà dentro tutto quello che riteniamo utile per la scuola italiana. Lo strumento del decreto ci consente di fare tutto in fretta perché sono molte le riforme che vanno in Parlamento ma poi si perdono in quella palude, quindi non si conclude mai una riforma utile della scuola”.
“Parole che esprimono un volgare disprezzo per le funzioni del Parlamento, considerato uno strumento inutile (“una palude in cui tutto si impantana”), un ostacolo da poter bellamente aggirare con lo strumento della decretazione d’urgenza
E’ così resa evidente l’intenzione del governo di andare oltre quanto fino all’altro ieri più volte dichiarato: decreto d’urgenza per il precariato docente, disegno di legge per la riforma della scuola.
{loadposition eb-motivare}
Denunciamo quindi con forza le intenzioni del governo che dichiara di voler procedere ad una riforma complessiva della scuola in modo illegittimo, superando i limiti posti dalla Costituzione alla decretazione d’urgenza, svuotando delle sue funzioni il Parlamento e realizzando nei fatti, oltre che nelle parole, uno sfregio alla democrazia e alla dialettica parlamentare.
Denunciamo che si voglia ricorrere a tale improprio strumento anche per evitare il confronto con la ragionevolezza, la chiarezza, la semplicità e la costituzionalità dei principi contenuti nella legge d’iniziativa popolare “per una buona scuola per la Repubblica” già in Parlamento da mesi, sia alla Camera che al Senato, riproposta da 33 deputati e senatori, ed oggi finalmente conosciuta dall’opinione pubblica anche grazie all’informazione indipendente e coraggiosa della trasmissione “Presadiretta”.
L’uso della decretazione d’urgenza renderebbe infatti del tutto impossibile il confronto tra la proposta governativa e la Lip, sottoscritta in maniera certificata da oltre 100.000 cittadini, seppellendola ancora una volta sotto la polvere parlamentare, seppellendo con essa la scuola della Costituzione, rendendo evidente a tutti quanto sia del tutto insincera la tanto declamata “volontà” del governo di voler ascoltare e confrontarsi con tutti. Si tratta, ancora una volta, di sola propaganda, di sole spudorate bugie.
Ci appelliamo agli studenti, ai genitori, agli insegnanti, ai cittadini tutti affinché esprimano con forza la propria indignazione e la propria volontà di difendere la scuola pubblica statale e l’idea stessa di democrazia”.
In questi giorni si è parlato moltissimo dell'emendamento alla legge di bilancio 2025, ora ritirato,…
Negli ultimi trent'anni, la scuola italiana ha subito un progressivo processo di riduzione delle autonomie…
L'attrice Luisa Ranieri, classe 1973, ha rilasciato un'intervista a Fanpage in cui ha parlato in…
Come sappiamo il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha querelato lo scrittore Nicola…
Fino alle ore 23.59 di lunedì 30 dicembre 2024, sono aperte le funzioni per presentare…
Sono stati identificati tre studenti di un istituto in provincia di Treviso, di età compresa…