I lettori ci scrivono

Il Comitato Nazionale Docenti Vincolati chiede ai sindacati di supportare la lotta per l’abolizione dei vincoli alla mobilità

Alla cortese attenzione delle Organizzazioni Sindacali, FLCGIL, CISL, SNALS, UIL, GILDA, ANIEF

A nome del “Comitato Nazionale Docenti Vincolati” chiediamo di dare voce ai nostri diritti e supporto alla lotta per l’abolizione di tutti i vincoli alla mobilità dei docenti. La stragrande maggioranza di noi è iscritta a una delle vostre sigle e siamo stupiti nel constatare, con rammarico, che la nostra lotta non abbia risonanza e ascolto presso di voi. Siamo consapevoli che le leggi vengano emanate dal Governo, ma dovrebbe essere compito di ogni sindacato ascoltare la voce dei propri tesserati e fornire loro ausilio. In questo momento, non ci sentiamo supportati da voi e non ne comprendiamo le ragioni.

Come voi sicuramente sapete, riteniamo sia urgente abolire i vincoli per i seguenti motivi:

  1. Non garantiscono assolutamente continuità didattica perché, in primo luogo, ci sono numerose incongruenze nel sistema di assegnazione, tra cui la possibilità per il Dirigente Scolastico di modificare l’assegnazione delle cattedre di anno in anno; inoltre, esiste la possibilità per i docenti di ruolo di accettare incarichi da GPS e/o la possibilità di chiedere assegnazione provvisoria nella provincia di titolarità, non garantendo  neanche in questo caso  continuità didattica. Non comprendiamo quindi, la necessità di vincolare docenti di ruolo per anni in una sede non gradita, alla luce di queste altre possibilità che già esistono e che non garantiscono ai nostri ragazzi continuità. Rimane ferma l’evidenza che l’unico modo per assicurare continuità sia permettere a ciascuno di noi scegliere, ove possibile, la propria sede di assegnazione così che non debba chiedere movimenti di alcun tipo. Infatti se fosse possibile la libertà di scelta sulle sedi disponibili ovviamente, con tutta probabilità, il docente che ottiene il trasferimento resterebbe nella nuova scuola per ben più di tre anni, se non a vita.
  • Riteniamo sia ancora gravissima  e degna della vostra attenzione la disparità di trattamento a cui siamo sottoposti noi docenti in base al concorso vinto e al tipo di contratto che ne è conseguito; i colleghi che hanno vinto l’ordinario del 2022 si sono trovati a svolgere l’anno di prova con contratto a tempo indeterminato, che ha loro permesso di accedere alle diverse domande di mobilità. Al contrario, i colleghi che hanno superato lo Straordinario bis e che hanno svolto l’anno di prova durante lo stesso anno, in contemporanea con i colleghi dell’ordinario, risultano invece ora vincolati proprio a causa del differente tipo di contratto. Bisogna considerare anche la diversa velocità delle commissioni d’esame: alcune hanno garantito l’immissione in ruolo durante il precedente anno scolastico, mentre in altri casi i colleghi sono stati immessi nel 2023, risultando così vincolati, cosa che non sarebbe accaduta se la commissione avesse potuto lavorare con più celerità.  Siamo stanchi di affidarci alla fortuna per vedere riconosciuto un nostro diritto!!
  • Torniamo a sottolineare il fatto che un docente felice e soddisfatto, non sottoposto a stress dovuto alla lontananza dalla propria famiglia e costretto a stare lontano dai propri affetti possa garantire un servizio migliore. Bisogna considerare inoltre, che non sempre il clima nelle scuole è accogliente per tutti e, quindi, obbligare un lavoratore a vivere in un ambiente per lui poco sereno è dannoso per la salute sua e di chi lo circonda, in questo caso i ragazzi che quotidianamente frequentano la scuola. Tra l’altro, i docenti che richiedono di poter partecipare alla domanda di mobilità, lo fanno anche e soprattutto per poter abbattere le spese, considerando il carovita attuale che pesa sulle nostre spalle, o per poter operare in un ambiente lavorativo a loro più congeniale.
  • Riteniamo che i vincoli siano assolutamente anti costituzionali, dal momento che limitano la libertà individuale che dovrebbe essere un diritto. I concorsi superati non dovrebbero essere vissuti come una punizione, ma come un giusto coronamento al proprio merito individuale e così, allo stato attuale delle leggi,  non sembra.
  • Ci sembra, infine,  assolutamente incoerente derogare il vincolo solo a Docenti che sono Caregiver di genitori, mariti, figli o parenti vicini perché possiedono certificazione ai sensi della legge 104/92 o che abbiano figli minori di 12 anni, mentre altri Docenti che non hanno figli o che li hanno ma hanno compiuto 13 anni, o hanno genitori anziani, ma non titolari della legge 104, debbano vedersi negato questo diritto, nonostante negli anni passati l’assegnazione interprovinciale sia stata concessa a tutti indistintamente.

Molti di voi sicuramente potranno pensare che noi tutti eravamo assolutamente consapevoli del rischio di rimanere lontani da casa quando abbiamo deciso di svolgere il concorso in altra regione o, qualora fosse stata scelta la regione di appartenenza, che sarebbe stato possibile essere immessi in ruolo in una provincia lontana dalla propria. A questo rispondiamo dicendo che ci si dimentica spesso che lo stesso concorso viene bandito e poi svolto dopo anni, per un numero di posti che non è reale rispetto a quello di cui necessitano gli istituti e quindi si è costretti a partecipare a Call Veloci ordinarie o Mini call, sperando di smetterla con il balletto del precariato. Infine, torniamo a ripetere che tra noi ci sono colleghi che desiderano semplicemente potersi spostare all’interno della propria provincia di residenza.

Fiduciosi di poter avere con voi un confronto e il vostro pieno supporto in questa lotta, come dovrebbe fare ogni sindacato attento al benessere e ai diritti  dei propri iscritti, che non dovrebbero essere lasciati soli nella propria lotta, altrimenti perderebbe senso la stessa iscrizione da parte nostra.

Comitato Nazionale Docenti Vincolati

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