Il concorso a cattedra che è in pieno svolgimento in questi giorni con le prove pratiche e l’imminente avvio delle prove orali a luglio rappresenta un grande bluff, in cui regna la confusione più totale.
Le commissioni d’esame nominate sin dallo scorso mese di maggio stanno continuamente cambiando a causa della massiccia rinuncia dei commissari, anche in barba all’aumento da uno a due euro del compenso orario per la correzione degli elaborati d’esame.
Non è possibile sostenere una prova concorsuale dove le domande non sono chiare e il tempo a disposizione per ogni candidato di 150 minuti è del tutto insufficiente per non dire ridicolo in un concorso pubblico come quello rivolto ai futuri docenti della scuola italiana.
Questo concorso è stato partorito male dalle stanze del Ministero perché pensato frettolosamente ed altrettanto gestito frettolosamente, in quanto è figlio di una legge la n. 107 del 13 luglio 2015 che in diverse parti presenta delle storture e delle incongruenze abissali che pure un contadino senza titolo di studio è in grado di comprendere.
Purtroppo ormai in Italia prevale la mediocrità, o meglio la mediocrazia, scienza alchemica che si adatta bene alla classe politica del nostro Paese che legifera con poco senno e criterio di giudizio.
Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “Educazione in Evoluzione” tenuta da Matteo Borri dal titolo: “Ma (a che) serve…
Vendicarsi con i docenti, considerati troppo severi, fotografando la targa della loro auto per poi…
Da qualche anno, soprattutto dopo la pandemia da Covid, assistiamo ad una crescita di casi…
La Corte Costituzionale ha bocciato ben sette punti nevralgici della legge sull’autonomia differenziata tra cui…
Frequentemente si confondono due termini: bravata e reato. In realtà si tratta di due situazioni ben…
Continuano le prese di posizione sulle parole pronunciate dal ministro Valditara in occasione della inaugurazione…