Con l’approvazione della Legge 234 del 30 dicembre 2021 nelle classi quarte e quinte della scuola primaria è stato introdotto l’insegnamento dell’educazione motoria. Sarebbe, anzi, il caso di dire del docente di educazione motoria, giacché l’attività educativa rivolta allo sviluppo fisico e salutare della persona, è già prevista nella scuola primaria con la disciplina “educazione fisica”. A detta del Consiglio superiore della pubblica istruzione, tuttavia, si tratta di esperti che si ritroveranno ad insegnare senza avere alcuna conoscenza di carattere pedagogico-didattico.
E’ quindi bene fare anche delle precisazioni sugli attuali docenti di scuola primaria che fanno svolgere attività motoria.
A questo proposito, è bene dire che chi dice che ad oggi l’approvazione dell’educazione motoria nella scuola primaria non ha una quantificazione oraria obbligatoria e che è svolta da insegnati senza qualifica specifica, non conosce le regole dell’autonomia organizzativa e didattica introdotta dall’art. 21 della legge 59 del 1997 e regolamentata dal D.P.R. 275 del 1999. Inoltre, scredita il lavoro e la professionalità dei docenti di scuola primaria.
L’educazione motoria nella scuola primaria è stata infatti da sempre un’attività volta:
• a far acquisire agi alunni la consapevolezza del proprio sé corporeo;
• a saper utilizzare il proprio corpo quale strumento di espressione dei propri stati d’animo;
• a sapersi muovere nell’ambiente circostante rispettando le regole di sicurezza per sé e per gli altri;
• al rispetto dei valori etici che sono alla base della convivenza civile.
Ne consegue che gli attuali docenti di scuola primaria, seppure non specializzati, grazie alle loro conoscenze e soprattutto competenze psico-pedagogiche e didattiche, sono stati e sono in grado di promuovere in tutti gli alunni quelle competenze necessarie a promuovere la formazione dell’uomo e del cittadino in ogni suo aspetto
Il CSPI indirettamente, nell’auspicare la non “secondarizzazione” della scuola primaria, afferma che “introdurre nuove professionalità mancanti di conoscenze psico-pedagogiche e didattiche specifiche del profilo dell’insegnante di scuola primaria, avvia un’impostazione della scuola primaria più vicina alla scuola secondaria e incanala il concorso ad accertare, sin dalla prova scritta, le competenze disciplinari così come avviene per i concorsi per la scuola secondaria di Primo e secondo grado”.
Inoltre, sempre il CSPI nell’esprimere un parere molto critico sullo schema del decreto in generale, nello specifico ha rilevato che i titoli per l’accesso ai ruoli del personale docente relativi all’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria, sono non proprio adeguati all’impianto pedagogico – educativo e metodologico della scuola primaria.
Sarebbe dunque auspicabile che i docenti specializzati di motoria facciano loro conoscenze e competenze di carattere didattico e pedagogico, anche attraverso corsi di formazione predisposti ad hoc dall’amminstrazione.
Nella logica di secondarizzare la scuola primaria sono richiesti i seguenti titoli:
• Laurea magistrale conseguita nella classe LM-67 “scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate”;
• Laurea nella classe LM-68 “scienze e tecniche dello sport”
• Laurea nella classe LM-47 “organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie”;
• titoli di studio equiparati alle predette lauree magistrali.
"Urge fare entrare lo studio della storia contemporanea nelle scuole affinché i fatti accaduti nel…
La scuola allo schermo: si intitola così un interessante progetto dell’Indire per promuovere nelle scuole…
Nelle scuole elementari e medie del Giappone sempre più ragazzi disertano le lezioni, per il…
La Flc Cgil è scesa in piazza, giovedì 31 ottobre, per uno sciopero generale che…
L’inserimento graduale delle nuove tecnologie tra cui l’intelligenza artificiale all’interno del contesto educativo scolastico sta…
Sono numerosi gli interpelli pubblicati nei vari siti istituzionali degli uffici scolastici provinciali di tutta…