Dal recente decentramento regionale, con la frammentazione e la polarizzazione del sistema scolastico nazionale, sono derivati comportamenti dell’amministrazione scolastica eccessivamente differenziati da regione a regione, fino al punto di prefigurare tante volte situazioni di disparità, se non addirittura di palese disuguaglianza, tra i concorrenti.
Un ulteriore conferma della deriva scolastica in questa direzione, è stata data, recentemente, dalle valutazioni che nelle regioni sono state fatte dalle varie commissioni di concorso.
Si è aperto, giustamente, un ampio campo di contenzioso, non solo amministrativo, ma anche giurisdizionale attraverso le decisioni dei vari Tribunali Amministrativi Regionali che in più di una circostanza, aditi da quanti si sono sentiti lesi nei loro diritti, hanno già concesso sospensive.
Per questo la Flc-Cgil, la Cisl Scuola, la Uil Scuola e lo Snals-Confsal hanno inoltrato al Direttore Generale del Personale del Miur, Giuseppe Cosentino, una richiesta per un incontro unitario con all’ordine del giorno la trattazione dei problemi relativi all’iter concorsuale, per assicurare così comportamenti uniformi su tutto il territorio nazionale da parte delle varie commissioni.
Stante l’autonomia di cui gode ciascuna commissione regionale, resta il fatto che a questo punto dell’iter concorsuale, non sono tanti i margini di intervento dell’amministrazione scolastica centrale.