Il mandato all’Aran per la sottoscrizione definitiva del contratto biennale 2004-2005 del comparto scuola neppure figurava all’ordine del giorno della riunione del consiglio dei Ministri dello scorso 28 ottobre
Contratto che riguarda oltre un milione di persone e che attende da 22 mesi.
Qualche settimana fa, un esponente del Governo, dall’estero, aveva reso una dichiarazione da cui si evinceva la volontà dell’Amministrazione di ritardare l’attuazione dei benefici contrattuali.
Alla base di questa decisione, sembra, ci siano problemi contabili, di quadratura del bilancio, di “rendiconto europeo” da rispettare.
Questa dichiarazione, che ha suscitato vibrate proteste da parte dei sindacati, veniva rettificata da altri esponenti di maggioranza e dello stesso Governo. Basti ricordare l’intervento del ministro Alemanno alla trasmissione televisiva Ballarò, in cui affermava che il Governo avrebbe assolto agli impegni sottoscritti entro l’anno.
Questa dichiarazione, che ha suscitato vibrate proteste da parte dei sindacati, veniva rettificata da altri esponenti di maggioranza e dello stesso Governo. Basti ricordare l’intervento del ministro Alemanno alla trasmissione televisiva Ballarò, in cui affermava che il Governo avrebbe assolto agli impegni sottoscritti entro l’anno.
Lo scetticismo è d’obbligo, a questo punto, dal momento che il Consiglio dei Ministri non iscrive la questione all’ordine del giorno.
Non si fa attendere il comunicato stampa del segretario della Flcgil Enrico Panini, nel quale si afferma:
“Si sta profilando un imbroglio inaccettabile contro il quale non esiteremo a decidere con Cisl e Uil le conseguenti iniziative di mobilitazione perché non siamo disponibili a vedere deluse le aspettative dei lavoratori”.